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Giulianova, Mucciconi: ”L’obiettivo primario è quello di rinforzare il nostro settore giovanile”

Ai nostri microfoni il presidente del Giulianova Mucciconi. Con lui abbiamo trattato diversi temi: l’acquisizione della società, il progetto e l’importanza dei settori giovanili

“Ricreare una scuola calcio, un settore giovanile e tutto ciò che ruota intorno ai giovani”. Questo è solo uno dei tanti progetti che Alessandro Mucciconi, attuale presidente del Giulianova, è intenzionato a realizzare. I giallorossi, al momento secondi in classifica nel girone di Eccellenza abruzzese, sono una delle rose più giovani di tutto il torneo e domenica affronteranno la Torrese, con l’obiettivo di consolidare il secondo posto.

L’acquisizione della società

Non è recente l’intenzione di acquisire la società:  “Noi volevamo prendere la società già l’anno scorso dalla serie Dracconta Mucciconi “Poi non lo abbiamo fatto più perché era fortemente indebitata e ci siamo tirati indietro. Successivamente si è creata la possibilità di prendere il titolo del Nereto tramite il presidente Filippo d’Antonio che ce lo ha ceduto gratuitamente perché lui voleva andare via da Nereto e siamo entrati noi a Giulianova, con una società fatta di giuliesi, di persone che lo fanno per passione, per amore della città e non per altro”. Un progetto in continua evoluzione: “ Noi al momento siamo ’A.S.D. Giulianova’ ma tra 15 giorni prenderemo il titolo della ‘A.S.D. Giulianova Calcio 1924’ che ci era stato ceduto quest’anno a titolo provvisorio dall’associazione ‘Giuliesi per sempre’. Attraverso un atto notarile acquisiremo il titolo di proprietà”.

Fonte foto: profilo Facebook “Giulianova calcio”

Il progetto di Mucciconi

Il Presidente Mucciconi poi ci parla del progetto che la società ha intenzione di realizzare: “Il nostro progetto è quello di rimettere le basi di cui hanno bisogno tutte le società per poter sostenere il settore giovanile, ovvero ricreare una scuola calcio, un settore giovanile e tutto quello che gira intorno ai giovani per poter poi rimettere le basi su un qualcosa di duraturo, concreto e soprattutto serio. In passato, il Giulianova era leader per quanto riguarda settore giovanile e far giocare i propri giocatori nelle squadre primarie. Noi come società abbiamo semplicemente riportato entusiasmo in una piazza che vive di calcio come Giulianova. I risultati? Ci hanno dato una mano ma comunque il progetto è un progetto serio, a prescindere da quelli che sarebbero stati i risultati. I meriti vanno anche a Luciano Cerasi, allenatore della prima squadra e direttore generale, che va dalla scuola calcio alla prima squadra. Non si avvale di direttori sportivi, lui fa anche le veci del direttore sportivo”.

Una rosa molto giovane

L’età media della squadra non raggiunge neanche i 20 anni. Questo è senza dubbio un vanto di cui andare fieri oltre che un primato: “A livello di età, tra quelle che adesso andranno a fare i playoff, siamo la più giovane di tutta l’Eccellenza italiana. L’età media è di 19 anni e qualche mese. Noi abbiamo due 2004, Lorenzo Giglio e Davide Traini, che hanno giocato tutte le partite da titolari, ma abbiamo anche altri 2004, 2003,2002 e 2001 che si stanno avvicinando alla prima squadra. C’è un discorso importante di giovani che dobbiamo portare avanti, far crescere il nostro vivaio, non perdere mai quello che è l’obiettivo primario appunto quello di rinvigorire e rinforzare il nostro settore giovanile per poi dare spazio a quello che può essere un campionato di Eccellenza o magari di serie D”.

Fonte foto: profilo Facebook “Giulianova calcio”

Domenica la sfida per blindare il secondo posto

Una gara fondamentale quella che si giocherà domenica tra Torrese e Giulianova. I ragazzi di Cerasi infatti dovranno cercare di vincere a tutti i costi se vorranno chiudere il campionato in seconda posizione: “Noi vorremmo vincere domenica per poterci giocare i play-off da secondi. I ragazzi stanno bene e io non posso chiedere più di quello che hanno già dato però è normale, l’appetito vien mangiando. Adesso ci siamo quindi sarebbe brutto non crederci e non continuare a sognare tutti insieme.”

A cura di Davide Balestra