Dalla Serie A all’Eccellenza: Giovanni Pasquale è tornato nella sua Venaria

Italia, Piemonte, Venaria Reale, un piccolo comune a pochi chilometri da Torino. E’ lì che Giovanni Pasquale ha iniziato ad innamorarsi del calcio. I primi calci a un pallone vennero dati nel settore giovanile della Juventus per poi trasferirsi all’Inter dove vinse tra le altre cose un Torneo di Viareggio e un Campionato Primavera.

A circa 20 anni venne aggregato alla prima squadra nerazzurra all’epoca allenata da Hector Cuper, e riuscì anche ad esordire in Serie A il 6 ottobre 2002 nella vittoria esterna di Piacenza. Col passare del tempo arrivarono anche apparizioni in Champions League, in particolare in un Inter-Ajax del settembre 2002 vinto dai padroni di casa per 1-0.

Nel 2005 si trasferì al Siena, ma totalizzò poche presenze (14). Poi Parma e Livorno; con i granata ci resterà dal 2006 al 2008. In quel di Udine con la maglia dell’Udinese si sono registrati gli anni migliori della sua carriera: segnò il primo gol in A contribuendo al successo casalingo contro il Lecce e realizzò l’unica rete in Europa nell’ottobre 2012, non un gol qualsiasi visto che arrivò ad Anfield contro il Liverpool. La partita perfetta visto che i friulani erano sotto 1-0 per poi ribaltarla col punteggio finale di 2-3.

Poi il prestito al Torino nel 2013-14 e il ritorno all’Udinese dove dal 2014 al 2016 totalizzerà solamente 26 presenze. L’ultimo atto della sua carriera fu invece con il Venaria Reale, società dilettantistica all’epoca militante in Promozione dove ricoprì il ruolo di giocatore-allenatore.

Capitolo (breve) con la Nazionale

Quello di Giovanni Pasquale non è stato un percorso lungo con la Nazionale. Solamente 5 presenze in U21 e una convocazione da Giovanni Trapattoni per un incontro amichevole contro la Svizzera nel 2003

Il post ritiro e l’avventura da allenatore

Dopo una lunga avventura nel professionismo con le maglie di Inter, Siena, Parma, Livorno e Udinese, Pasquale è tornata a casa nella sua Venaria per allenare la prima squadra. In realtà gioca e allena allo stesso tempo, e ha già ottenuto due promozioni di fila prima di arrivare in Eccellenza piemontese.

L’obiettivo iniziale era la salvezza, ma complice un sorprendente sesto posto in classifica con 39 punti la squadra può tranquillamente ambire e sognare anche un piazzamento nei playoff.