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Le “nobili decadute” del nuovo millennio: dalla Serie A all’Eccellenza (e non solo)

Il decadente percorso di alcune delle “nobili decadute”

Dalla Serie A all’Eccellenza (e non solo). Tante sono le piazze, grandi e piccole che siano, che hanno attraversato questo difficile percorso lungo il loro cammino. Realtà molto diverse tra loro, chi con un passato recente nella massima serie calcistica, chi invece non lo raggiunge ormai da diversi anni e lo ammira soltanto da lontano, sognando di tornare tra le migliori 20 d’Italia.

In particolare, sono 5 le squadre di Serie D con un passato tra Serie A e Serie C. Tra queste includiamo il Barletta (neoretrocessa in Eccellenza), poi Alessandria, Casale e Pordenone, e anche la Viterbese, società che rientrano tra quelle che non respirano l’aria della serie calcistiche superiori già da tempo.

C’è chi sta dominando il campionato in cui milita attualmente, come la squadra allenata da Pasquale De Candia. Chi, invece, resta nell’angolo a fantasticare su un passato che oramai non esiste più (talvolta letteralmente). È il caso della Viterbese: società fondata nel 1908, rifondata per ben tre volte (1931, 2004 e 2013) e sciolta ufficialmente nell’anno odierno.

La retrocessione appare sempre molto lontana – fatta eccezione per alcune società – eppure può succedere a chiunque. In qualche anno è possibile passare dal campionato di Serie B a quello di Promozione, proprio come il Pordenone.

Il grande Pordenone, lo storico Casale e l’Alessandria: i loro tempi d’oro

Nato nel 1920 da una “costola” dell’Unione Sportiva, il Pordenone è in termini di tradizione sportiva il terzo consorzio calcistico (dopo Udinese e Triestina) della regione Friuli-Venezia Giulia. Tra i maggiori successi della propria storia vanta tre partecipazioni al campionato di Serie B, una Supercoppa di Serie C e uno Scudetto Serie D. La squadra aveva cessato le sue attività dopo la stagione 2022-2023 a causa del fallimento della società, per poi riprenderle nello scorso giugno, mese in cui è stata rifondata.

Attualmente il club gioca nel campionato di Promozione, proprio come l’Alessandria. Rifondata nel 2003, la squadra conta 13 stagioni in Serie A tra il 1929 e il 1960 e 21 in Serie B; ha inoltre raggiunto una finale di Coppa Italia nel 1936. Nel suo palmarès annovera due Coppe Italia di Serie C, vinte nel 1973 e nel 2018, e una Coppa CONI, conquistata nel 1927. Tra i più celebri giocatori che hanno indossato la maglia grigia sono ricordati il Pallone d’oro 1969 Gianni Rivera e i campioni del mondo Luigi Bertolini, Felice Borel, Giovanni Ferrari e Pietro Rava, oltre a Carlo Carcano e Adolfo Baloncieri.

Galatina Barletta diretta

Importante ricordare le tre partecipazioni in massima serie di un altro club, adesso in Promozione. Il Casale venne promosso in Serie A nella stagione 1930-1931. Nati nel 1909, i nerostellati nel giro di soli 4 anni riuscirono ad aggiudicarsi un insperato scudetto spezzando l’egemonia dei rivali di sempre: i bianchi della Pro Vercelli. Ma il declino è stato poi molto rapido, innescando un effetto a catena: si succedono ricorrenti crisi societarie e, nel volgere di tre stagioni, i casalesi si ritrovano in Prima Divisione. 

Dal Barletta di De Candia alla Viterbese: le nobili decadute tra Eccellenza e Promozione

Due veterane della Serie C che ci sono ritrovate nella quinta e sesta serie del campionato calcistico. Dopo numerosi fallimenti in Serie C1 e Serie C2, che alimentarono la speranza di un ripescaggio che non si verificò, la Viterbese retrocesse in Serie D. Fu iscritta nel girone G, che permise alla squadra il ritorno tra i professionisti dopo otto anni di assenza, ottenendo la promozione in Lega Pro grazie alla vittoria per 3-2 contro l’Astrea. Il 5 giugno 2016 si aggiudica per la prima volta nella propria storia lo scudetto di Serie D, battendo il Piacenza per 2-1 a Viareggio.

Discorso completamente diverso invece per il Barletta, squadra neoretrocessa dal campionato di Serie D che sta dominando quest’annata di Eccellenza, attualmente distanziata di ben nove lunghezze dalla seconda classificata. Il club occupa la posizione numero 82 nella speciale classifica della tradizione sportiva della FIGC, che raggruppa i 100 club italiani con i maggiori meriti sportivi e la posizione numero 91 nella classifica perpetua della Serie B. Inoltre, agli albori degli anni ’80 il Barletta raggiunse una notevole notorietà per una striscia di imbattibilità casalinga: la striscia positiva nelle partite di campionato disputate al “Comunale” di Via Vittorio Veneto, durata ben 71 partite, cominciò nell’aprile del 1980 e terminò il 20 maggio 1984 con l’incontro disputato tra Barletta e Salernitana (terminato per 0-1).