Dopo la vittoria in semifinale contro il Teramo, il Paternò, seconda classificata dell’Eccellenza Girone B Sicilia, è in finale nazionale di Coppa Italia Dilettanti. Se la vedrà nell’ultimo atto contro la Solbiatese allo stadio “Gino Bozzi” di Firenze il prossimo sabato 11 maggio alle ore 16. Chi si aggiudicherà la finale, otterrà la promozione diretta in Serie D. Una bella realtà quella paternese, grazie anche e soprattutto a una dirigenza che ha voluto programmare al meglio la stagione e al lavoro di Filippo Raciti, allenatore siciliano molto noto nel panorama regionale.
Filippo Raciti è l’allenatore del Paternò dallo scorso giugno 2023 nel campionato di Eccellenza siciliano. Classe ’83, nato a Catania e con un passato da calciatore, ha allenato il Ragusa, la formazione portoghese del Lusitano, Modica e ancora Ragusa; quest’ultima salvata dallo stesso Raciti ai playout nella stagione precedente.
Ha iniziato la sua carriera nella stagione 2016/2017 allenando il San Giorgio Ragusa in Seconda Categoria, passando soltanto un anno in Promozione con la società ragusana, per poi affermarsi in Eccellenza, fatta eccezione per l’ultima stagione del Ragusa (2022/2023) passata in Serie D. Adesso una stagione fin qui ricca di soddisfazioni con il Paternò, ma manca l’ultimo – importante – tassello: la promozione in Serie D.
Il Paternò di Filippo Raciti ha svolto un campionato di vertice, con 18 vittorie, 4 pareggi e soltanto 4 sconfitte, occupando attualmente la seconda posizione in classifica (58) del Girone B di Eccellenza Sicilia, dietro soltanto all’Enna (64). In seguito alla vittoria della Coppa Italia Regionale Dilettanti, i rossoazzurri hanno poi proseguito direttamente verso quella nazionale, guadagnandosi il ruolo di finalisti nella Coppa Italia Dilettanti.
Il Paternò, quindi, ha ancora minime possibilità di vincere il campionato di Eccellenza, essendo a sei punti di distacco dalla capolista Enna. Restano, però, solo tre partite da giocare, motivo per il quale i rossoazzurri punteranno tutto sulla finale di Coppa Italia, dove manca l’ultimo atto, quello decisivo.