Paternó, Mazzamuto: “Questa piazza meriterebbe anche la Serie C”
“Ho aspettato a conservarla perché sapevo ci sarebbe stata quest’intervista e volevo mostrartela”. Sorriso larghissimo, adrenalina contagiosa e un entusiasmo smisurato che riempie l’intera stanza. Ivan Mazzamuto, presidente di quel Paternó protagonista del Girone B in Eccellenza Sicilia, ci accoglie così. Mostrando orgogliosamente quella Coppa Italia che, conquistata nella gara vinta per 2-0 contro la Supergiovane Castelbuono, racconta più di ogni altra cosa un momento più che positivo.
“I ragazzi, la dirigenza e lo staff tecnico stanno facendo molto bene“- spiega ai nostri microfoni. “Sono contento della squadra che Vittorio Strianese ed Emanuele Merola sono riusciti a costruire. Oltre a vincere, ci divertiamo”. Vittoria e divertimento di certo non mancano. Tradotto : 46 punti in classifica (-1 dall’Enna capolista), 14 vittorie, una sola sconfitta e miglior attacco del campionato con ben 50 reti realizzate. Quando si dice essere a metà dell’opera.
Paternó, Mazzamuto: “Ritorno? In certi casi prevale sempre il cuore”
La passione per il calcio di Ivan Mazzamuto è totale, un sentimento che lo accompagna sin dai primi istanti vissuti nella sua Catania. “Il Cibali per me rappresentava un po’ il centro del mondo ma non avevo i piedi giusti. Ho deciso quindi di iniziare per gioco a fare il presidente con i miei vecchi compagni di squadra. Dalla Prima Categoria siamo arrivati a disputare per tre anni la Serie D e adesso sono coinvolto in questo progetto: non è più solo un gioco”.
Si emoziona vistosamente, il massimo dirigente del club rossazzurro. Per lui, dal 2013, il Paternó è una questione di cuore, soprattutto durante le difficoltà. “L’ambiente e i tifosi mi sono stati vicini anche dopo la retrocessione. Mi hanno sempre difeso e incoraggiato per strada e quando succede questo capisci di aver fatto qualcosa di buono. Che la piazza apprezzi gli sforzi profusi è un segnale molto importante”. Soddisfazioni, progetti e un addio temporaneo per Mazzamuto che, nel 2022, lascia inaspettatamente il club salvo poi tornare sui suoi passi dopo pochi mesi. “La stanchezza a livello mentale ed economico mi aveva portato a prendermi del tempo, ma quando vedi quella che consideri la tua creatura in difficoltà alla fine prevale sempre il cuore”.
Paternò, Mazzamuto tra sogni e speranze: “Questa piazza merita la C”
Denominazioni diverse, vittorie importanti, sconfitte dolorose. Quello tra Ivan Mazzamuto e il Paternó è un rapporto totalizzante. Un legame resistente anche alla retrocessione della scorsa stagione, arrivata dopo la sconfitta nei playout disputati contro il San Luca. Ripartire, per l’imprenditore classe 1969, è già il primo imperativo. “Dissi subito che l’obiettivo della società sarebbe stato risalire in D, ci stiamo provando, il direttore Strianese mi suggerì il profilo di Filippo Raciti: la sua voglia di venire in rossazzurro mi ha colpito subito”. Un profilo importante, quello dell’allenatore ex Ragusa, al quale è stato allestito un organico di prim’ordine per la categoria. Qualche nome: Asero, Belluso, Micoli, Maimone, Valença, Intzidis. “Tutti stanno confermando le aspettative, siamo una squadra molto forte, il duello con l’Enna sarà una bella battaglia fino alla fine, speriamo di vincerla noi e…amen”.
Ride di gusto, Ivan Mazzamuto, che prima lancia uno sguardo al suo fedelissimo, l’AD Francesco Di Perna e poi si lascia andare ad una speranza personale. “Il sogno è sempre quello di vedere il Paternó più in alto possibile, magari in Serie C. Per farlo però servono impianti sportivi importanti e una società più solida. Questo è il mio augurio ai tifosi, loro meriterebbero questo”. Umiltà, ambizione e sacrificio. Per Ivan Mazzamuto, il rossazzurro, non sarà mai solo un gioco.