Due espulsione, partita sospesa per disordini sugli spalti e supplementari che sembravano interminabili. La rincorsa alla Serie D di Pomezia e Livorno si è conclusa con una gara incredibile, praticamente infinita e a sorridere alla fine è il Pomezia in una gara che sembrava non finire mai.
A sbloccare la gara è stato Teti poco dopo proprio la sospensione della gara per i disordini sugli spalti. Poi la sua esultanza provocatoria sotto lo spicchio di tifosi livornesi ha accesso l’ennesima miccia di una gara già di suo caldissima. Poi il raddoppio di Lo Pinto fa aumentare vorticosamente l’altalena delle emozioni. Da Livorno in D a Pomezia in D, tutto nel primo tempo che sorride ai padroni di casa.
In 10 i pometini resistono ai tentativi del Livorno che attacca con la forza della disperazione. Alla fine è l’episodio a far tornare veloce come non mai quella altalena. Rigore per gli amaranto, sul dischetto Vantaggiato, uno che di gol e di partite pesanti se ne intende. Palla in rete. Si vai supplementari con il Livorno che però rimane in 10 per l’espulsione di Russo.
Nemmeno i supplementari però riescono a decretare un vincitore, d’altronde questa è una partita infinita e lo è fino in fondo. Lotteria dei rigori, il Livorno punta subito sull’esperienza di Vantaggiato, che però dal dischetto sbaglia. Poco dopo replica anche Celli per il Pomezia, dagli undici metri sbaglia anche lui e così si va ad oltranza. L’uomo del destino è Otero, perché Ghinassi si fa ipnotizzare e lui no. È festa per i pometini che rimontano così il risultato di Livorno e alla fine strappano una promozione complicatissima contro una squadra che sognava di tornare in fretta in D, ma alla fine non ce l’ha fatta.
Il Livorno rimarrà in Eccellenza, ma potrà provare a sperare nei ripescaggi. Di certo comunque non è quello che sperava il presidente Toccafondi. La rinascita degli amaranto comunque è appena iniziata, un passo alla volta potrà provare a tornare nel professionismo. Adesso però è la festa del Pomezia.