Pugno all’arbitro e match sospeso: cinque anni di squalifica
La sfida era quella tra Arcobaleno Triggiano e Puglia Sport, una partita degli allievi provinciali under 17. Durante il secondo tempo del match, il calciatore Michele Ancona ha aggredito l’arbitro, un diciannovenne di Molfetta. Pugno al volto, quindi l’immediata sospensione della sfida e la corsa al pronto soccorso. In queste ore, è arrivata la decisione del Giudice Sportivo su quanto accaduto in Puglia.
La decisione del Giudice Sportivo: cinque anni di squalifica
Aggressione diretta all’arbitro che è costata cara al giovane calciatore del Puglia Sport. In queste ore infatti, il Giudice Sportivo ha annunciato cinque anni di squalifica per il ragazzo (con proposta di radiazione), oltre che 500, 00 euro di multa e sconfitta a tavolino per la propria squadra, il Puglia Sport.
“Esaminati gli atti di gara – inizia la nota del Giudice Sportivo – rilevato che al 15′ del secondo tempo il direttore di gara, mentre annotava una precedente espulsione di altro calciatore, veniva colpito violentemente al viso con un pugno dal calciatore Ancona Michele, tesserato con la società Puglia Sport Bari; che a seguito del violento colpo subito il direttore di gara cadeva al suolo e perdeva i sensi per circa due minuti; che lo stesso prontamente soccorso dai dirigenti della società Arcobaleno Triggiano, era costretto a sospendere la gara non essendo più nelle condizioni psico-fisiche di proseguire la stessa;
Secondo quanto riferito dalla nota poi, l’arbitro aveva subito un trauma facciale ed alla piramide nasale, oltre che l’escoriazione al labbro. La prognosi è di dieci giorni.