Puteolana, all. Marra: “Pozzuoli meritava la Serie D, non tutto quello che ricevuto di questi tempi…”

Dopo la vittoria del Triangolare Finale di Eccellenza Campania della Palmese, una tra Puteolana e Angri avrebbe ottenuto il secondo e ultimo posto per la promozione diretta in Serie D dalla Poule. Questo posto l’hanno ottenuto i primi, che ritrovano la D dopo un solo anno in quinta serie e hanno mandato gli avversari agli spareggi nazionali.

Protagonista del successo è stato indubbiamente l’allenatore Salvatore Marra che, in collaborazione con la famiglia Di Costanzo, arrivata a Pozzuoli appena un anno fa, ha trovato il suo primo successo da allenatore, dopo svariati anni passati anche in Serie C e D. Proprio Marra ha raccontato l’annata vissuta da allenatore della Puteolana ai nostri microfoni, aprendo le porte del club.

Puteolana, Marra: “Lavoro e senso di appartenenza le due chiavi…”

La Puteolana ha vinto forse il più di difficile dei tre gironi di Eccellenza Campania, il girone B, dov’erano presenti squadre come il Savoia, vincitore dei playoff regionali contro il Napoli United di Maradona Jr., oppure anche l’Ischia e la Frattese. “Io guardo in casa mia – ha esordito Marra a SerieD24.com. È stato sicuramente un campionato tosto, difficilissimo. La cosa più difficile è stata mantenere la concentrazione nell’arco di tutta la stagione, perché noi avevamo dichiarato a inizio anno che avremmo vinto e saremmo ritornati immediatamente in D. Consapevoli poi di essere arrivati io e la nuova proprietà in una piazza difficilissima, diffidente, bistrattata e che da tanto tempo non vedeva successi. La bravura di tutti noi è stata quella di scendere in campo ogni giorno con la testa adatta per vincere ogni partita che avremmo dovuto giocare“.

I segreti della Puteolana? Semplice. “Lavorare, il segreto è quello. È stato sempre nel DNA di questa società: poca ‘scenografia’, come la chiamo io, ma anzi parecchia concretezza. E poi il senso di appartenenza di questa squadra e di questa città. La città di Pozzuoli, come altre grandi città intorno Napoli, seppur molto vicine, sentono forte il loro senso di appartenenza: i tifosi sentono la differenza e supportano la Puteolana e quel senso di appartenenza lo hanno sempre sentito anche i miei giocatori. Questa un’altra chiave della nostra stagione“.

Il futuro ancora con Marra? La situazione

Io con questa società avevo innanzitutto un legame extra-professionale, che va oltre il calcio – ha proseguito l’allenatore. Quando allenavo il Castrovillari e la società era a Pianura, scambiavo consigli alla proprietà. Sono grossi imprenditori, del campo edilizio, che hanno una passione fortissima per il calcio. Nella pandemia, da che ero consigliere, quando mi hanno chiamato ho preferito scendere in campo prima per il Pianura l’anno scorso, poi con la Puteolana. Volevamo riportare subito la squadra in D e ce l’abbiamo fatta. Poi, se nel futuro della squadra ci sarà ancora Marra questo non lo so ancora, abbiamo programmato un incontro nell’ultima settimana di maggio. Se poi ci sarà altro e Marra andrà via, ben venga, il nostro bel rapporto interpersonale resterà sicuramente“.

È vero che le vittorie aiutano a vincere, ma è vero anche che questo è solo il mio primo successo da allenatore. Da giocatore ho giocato tanto in C1, C2 e D e ho vinto ben sette campionati. Ho ottenuto due promozioni con il Messina, con cui arrivammo dalla C2 alla Serie B. Da allenatore, però, ancora dovevo togliermi questa soddisfazione. Quest’anno siamo riusciti a portare entusiasmo a una piazza che da tempo non otteneva ciò che meritava, anzi, la città si sentiva bistrattata da tutto e tutti. In quest’annata abbiamo gestito splendidamente tutti i momenti più difficili, abbiamo imparato tutti qualcosa di nuovo da tutti: così siamo riusciti a tornare in Serie D“, ha concluso Salvatore Marra.

Intervista a cura di Lorenzo Gentile

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