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Razzismo, risponde l’Altavilla: “Lesioni e insulti, noi parte lesa”

Insultato per il colore della pelle e fischiato per l’intera durata dell’incontro poi sospeso dall’arbitro per una mega rissa scoppiata in campo. Vi abbiamo raccontato il caso di razzismo con vittima il 21enne Abdoulaye Fofana, giocatore dell’Heraclea, squadra di Rocchetta Sant’Antonio, che lo scorso weekend sarebbe stato vittima di insulti razzisti.

Razzismo Fofana Heraclea

La risposta di un giocatore: “Niente razzismo, accuse gravi”

Mauro Noio, calciatore irpino dell’Altavilla, però, non ci sta. Intervistato dall’emittente Sport Channel 214 il giocatore respinge le accuse dopo il presunto grave episodio di domenica scorsa: “Queste dichiarazioni, che sono molto pesanti e accusatorie, dette dal soggetto in questione non sono veritiere. Ero in mezzo al campo e nel rettangolo di gioco nessuno ha insultato il ragazzo di colore. Tanto è vero che noi abbiamo giocato anche con altre società che hanno lo stesso numero di componenti di colore in campo: non mi sembra che ci siano state reazioni o accuse di questo genere. Quindi, già questo dimostra il fatto che noi non siamo razzisti e sono accuse che dovrebbero decadere, perché sono molto gravi”.

Già all’andata Fofana aveva denunciato di essere stato attaccato dal pubblico locale tanto da spingere il presidente dell’Altavilla a dissociarsi con un lungo post su Facebook. Gli animi, già un po’ caldi, hanno forse fatto precipitare la situazione: “Questa è una cosa che anche il ragazzo ha detto nella partita di andata e il presidente in via precauzionale ha fatto un post contro il razzismo e dissociandosi da queste persone perché logicamente non è una cosa che ci appartiene. Questo fa capire la tipologia di persone che siamo… Quindi non abbiamo accolto questi insulti ma, se nel caso ci siano stati, noi abbiamo tutelato il ragazzo facendo le scuse da parte anche di quelle eventuali persone che avrebbero detto queste parole”.

Il retroscena dell’episodio: “Noi aggrediti, lesi e scortati dalla polizia”

È prevista per domani l’uscita del referto del direttore di gara e l’Altavilla, in base alla sua decisione, deciderà come muoversi: “Siamo in attesa di quelle che saranno le decisioni prese dall’arbitro. La società che ci ha ospitato, l’Eraclea, sta spingendo un po’ le accuse su questo fronte, perché hanno fatto sospendere una partita per aggressione ed invasione di campo. Io stesso sono stato aggredito da un loro dirigente in panchina, sia dentro al campo sia quando sono uscito. Siamo stati insultati tutto il tempo prima di andare via, sia da fuori gli spalti che da dentro l’area degli spogliatoi. Siamo stati scortati da quattro pattuglie della polizia fino all’autostrada e abbiamo giocatori refertati con traumi e lesioni, non so precisamente di che entità. Quindi già questo fa capire che siamo noi le persone lese, ma non quelle che hanno creato tutto questo disagio”.

Una situazione poco chiara, dunque, con l’Altavilla pronto a difendersi da ogni tipo di accusa e l’Heraclea a rispondere con fermezza. La situazione, ancora in divenire, sarà più chiara domani, quando avremo anche il punto di vista del direttore di gara.

A cura di Simone Schillaci