Nella tarda serata di ieri, i proprietari del Real Aversa, Emanuele Filiberto di Savoia e Nazario Matachione hanno voluto ribadire tramite un comunicato ufficiale il grande dispiacere nel dover ritirare il club dal campionato di Eccellenza. I rappresentanti di Casa Reale Holding, hanno voluto anche sottolineare come questa strada fosse ormai l’unica percorribile per il club, mostrandosi estremamente delusi dall’assenza di figure imprenditoriali serie che potessero prelevare le quote del Real Aversa senza alcuna necessità di grandi esborsi economici.
Un vero e proprio attacco, da parte della proprietà, a tutti coloro che virano intorno alla realtà calcistica di Aversa: “Ora dobbiamo tutti prendere atto che ad Aversa il calcio non interessa a nessuno, imprenditori e tifosi”. Un messaggio chiaro a tutto l’ambiente granata. Dopo aver ricevuto l’ultimatum per la cessione del Real Aversa, la Casa Reale Holding, si è immediatamente mossa in tal senso per garantire alla squadra campana una nuova società, così da poter proseguire la stagione corrente.
Questo non avverrà a detta della società di Emanuele Filiberto, in quanto nessun imprenditore locale e nazionale si è interessato alla vicenda. Inoltre nel comunicato, si è voluto sottolineare che la società sarebbe stata, a detta dei proprietari attuali del titolo sportivo, praticamente regalata, senza alcun bisogno di ulteriori investimenti fino alla fine della stagione. Finisce in questo modo la storia recente del Real Aversa, una società che rischia di sparire nel mistero a causa di un regolamento già molto chiaro sin dall’inizio della stagione, quando i granata finirono nello stesso girone del Savoia, altro club di proprietà di Casa Reale Holding.
Tanto dispiacere per la perdita di un club storico del meridione, che ora sarà costretto a ripartire dalle proprie ceneri. Successivamente all’ufficialità dell’esclusione del Real Aversa dal campionato di Eccellenza Campana in corso, Casa Reale Holding si muoverà per rescindere il contratto di tutti i tesserati. Un grande danno economico per la società di Emanuele Filiberto, dovendo anche considerare il capitale, circa 250mila euro, investito durante tutta la sua gestione.
Di seguito dei frammenti del comunicato pubblicato sui canali ufficiali del club:
“Purtroppo abbiamo atteso invano che si facesse avanti anche solo un imprenditore, prima di inoltrare la richiesta di esclusione dell’Aversa dal campionato di Eccellenza. Ora tutti dobbiamo prendere atto che ad Aversa il calcio non interessa a nessuno, imprenditori e tifosi. Parimenti va detto che questa vicenda ha del surreale per quanto accaduto prima che si arrivasse a questa conclusione traumatica. Oltre al danno economico in noi è forte il dispiacere, ma tutti devono prendere coscienza che anche se regalata, con tanto di sponsorizzazione fino al termine della stagione e con un bilancio senza un euro di debiti, nessuno si sia preso la briga di assumere la responsabilità di portare avanti il calcio in una città così ricca e rinomata”.