Un finale al cardiopalma e un posto agli spareggi nazionali solo accarezzato. Il Sava di Francesco Passiatore dopo aver sconfitto il Corato nello spareggio tra seconde dei due gironi di Eccellenza pugliese ha sognato in grande. La speranza era quella di conquistare gli spareggi con una vittoria del Martina nello spareggio tra le prime e nella vittoria in Coppa Italia del Barletta. Il Barletta, vincendo entrambe, ha decretato che agli spareggi andrà il Martina.
Francesco Passiatore, 51 anni, siede sulla panchina del Sava dallo scorso febbraio. Come dichiara a seried24.com, dopo il suo arrivo, in sole 8 partite, la squadra passa dall’ottavo al secondo posto: “La squadra era fuori da ogni obiettivo e il presidente ha voluto dare una scossa in preparazione per il prossimo campionato. Poi, però, con 6 vittorie e 2 pareggi abbiamo conquistato un posto per lo spareggio contro la seconda classificata del Girone A”.
Un arrivo in corso d’opera, ma diversi tentativi erano già stati fatti prima: “Ci eravamo già sentiti quest’estate per un mio eventuale arrivo, poi per un motivo o per l’altro non è andata a buon fine. Ci siamo risentiti ad ottobre e nuovamente non è andata a buon fine, infine a febbraio abbiamo trovato un accordo”.
La vittoria più importante è quella contro il Corato, squadra dal budget nettamente superiore a quello del Sava. Passiatore, al suo arrivo, trova pochi giocatori ma in poco tempo costruisce un grande gruppo: “Quando sono arrivato non ho potuto fare mercato, avevo 13 giocatori e per un allenatore sono dettagli importantissimi. La società ci ha dato i giusti stimoli”.
Assenza di una punta di ruolo e una riorganizzazione completa, Passiatore definisce la stagione come un’impresa: “La squadra ha diversi giocatori di categoria con molti elementi under. Non avevo una punta di ruolo e mi sono dovuto reinventare due seconde punte: uno ha fatto 5 gol e l’altro 2, dunque sono riuscito a tirare fuori qualcosa di interessante. Poi, si è formato un bel gruppo e alla fine di tutto è stata veramente un’impresa, siamo stati ad un passo dal disputare i playoff nazionali, impensabile a febbraio”.
Taranto, Brescia, Monopoli, Casarano, Reggina, Catania, Ascoli e tante altre piazze importanti. Francesco Passiatore vanta più di 300 presenze tra i professionisti e i ricordi sono molti: “Ci sono annate più proficue e alcune meno, fa parte del gioco. Alcune volte ci sono degli infortuni che ti fermano, lo stesso vale da tecnico”.
Partito dal settore giovanile del Taranto, l’attuale allenatore del Sava prosegue con la prima squadra in Serie C, poi l’esperienza con la primavera del Bari, prima di Monopoli, dove vince Coppa Italia e campionato. Le ultime esperienze tra Delta Porto Tolle, Mezzolara, Roccella, Milano City (con lo stop per Covid), prima, appunto, del Sava. Una lunga carriera da allenatore che andrà avanti per molto tempo. Una piazza in cui tornare? La risposta è legata a bei ricordi: “Tornerei ad Andria, Ascoli e Catania, a Taranto ho già allenato e ho vinto un campionato da allenatore…”.
Tra i giocatori allenati spiccano tanti giocatori di Serie C ed anche un talento che in Serie B quest’anno ha fatto molto bene, Anthony Partipilo: “Partipilo nel Bari, Murano, Pinto, D’Anna e sicuramente sto dimenticando qualcuno. Partipilo l’ho avuto in Primavera, si vedeva che aveva qualità, è un giocatore che è cresciuto nel tempo e poi si è affermato in queste categorie”.
A cura di Simone Schillaci