Savoia, Emanuele Filiberto presenta il suo progetto: “Vogliamo fare qualcosa di grande”

A Torre Annunziata è stato il gran giorno della presentazione del progetto di Emanuele Filiberto per il Savoia. Il nipote dell’ultimo Re d’Italia Umberto I ha presentato il piano “Casa Reale Holding SpA” presso la Basilica della Madonna della Neve. Il Principe di Casa Savoia non vuole solamente investire sulla società campana di Eccellenza. Pronte diverse iniziative nel sociale per la città di Torre Annunziata, dopo le controversie delle passate settimane.

La conferenza di Emanuele Filiberto sul Savoia

Ore 13.20 – Avete intenzione di avere un’interlocuzione con altre società già grandi come il Napoli, per fare qualcosa anche insieme, ecc? Emanuele Filiberto: “Loro sono dei modelli da seguire, quindi sicuramente. Noi non vogliamo chiuderci. È giusto che il Savoia sia Torre Annunziata, ma noi vogliamo assolutamente stare ad ascoltarli e unirci insieme. Anzi faccio un appello ai tifosi: aiutateci a iniziare! Una telefonata ad ADL la farò, io lo conosco, conosco suo figlio. Sicuramente vorremmo stabilire queste partnership”.

Io penso che Torre Annunziata porterà molto di più a me di quanto le possa portare io stesso. Intanto iniziamo a riscattare il Savoia club, poi iniziamo a pensare al riscatto di Torre Annunziata, cresceremo in Campania e poi nel resto d’Italia”.

Ore 13.15 – Emanuele Filiberto: “Noi già sosteniamo già con tanti altri progetti i più giovani e lo faremo anche con il club. Noi ci teniamo, credo sia l’aspetto più nobile. 3-4 per la Serie B? No, quasi quasi 5-6. Ma stiamo con i piedi per terra: cominciamo a giocare, pagando gli stipendi di coloro che sono il Savoia. Io a queste persone dico: se avete difficoltà per portare avanti il Savoia, fatevi da parte e lasciate lavorare noi che abbiamo la possibilità di portare avanti un piano A, un piano B e un piano C. Poi perseguiremo i nostri obiettivi sportivi”.

Ore 13.10 – Matachione: “L’Academy è già partita. Non dobbiamo realizzarla, noi facciamo un’Academy con affiliazioni alle scuole calcio, diventeremo partner di tutte le scuole calcio della Campania. Questo progetto è già in funzione, non serve avere il Savoia, o avere la Turris o quale altra squadra”.

Emanuele Filiberto: “Troppi hanno sognato col Savoia. Poi si sono bruciate le ali. C’è stato un tempo per sognare. Adesso c’è il tempo di fare, di agire. La nostra volontà è quella di prendere la società. Se questi tre presidenti, moschettieri, come li vogliamo chiamare, insieme al loro collaboratore Riccardo Franceschini, vogliono cedere la società, noi siamo pronti a prenderla e a lavorarci su”.

ore 13.05 – Se non vi fanno questa società, che succede? Matachione: “Noi vogliamo partire dalla Serie D. Abbiamo incaricato i legali di trovare un titolo dalla Serie D, non dall’Eccellenza! Ma questi pseudo proprietari non ci passano le carte. Siamo andati dal loro avvocato Armando Cirillo e non abbiamo ottenuto quello che ci serve”.

Acanfora: “Io qui ero sponsor tecnico. Oggi sono qui perché sono stato investito anche all’interno di altri progetti. Sarò ancora sponsor tecnico, sì, ma hanno voluto inserirmi anche in diversi progetti che avvierà questo Savoia Calcio. Sono dei folli, ma dei folli concreti. Hanno un piano A e un B per ciò che vogliono portare avanti. Tra i vari progetti, ha intenzione di creare un luogo d’incontro allo stadio con marchi importanti, come anche MasterCard, stanno lavorando alacremente per portare avanti tutto questo

ore 13:00– Come mai l’attuale proprietà non passa i documenti necessari per la cessione della proprietà? Matachione: “Probabilmente lei conosce meglio le persone che fanno parte di quella società rispetto a noi e soprattutto rispetto a Emanuele Filiberto. Parlate con chi sta lì oggi e a chi dovrebbe consegnare le carte a noi per favorire il passaggio della società. Qui c’è un progetto importante. Noi non possiamo prendere una squadra, ci facciamo tre mesi con il Savoia e ce ne andiamo. Un certo Armando Cirillo (avv. attuale proprietà) ci ha detto , anche se sono gestiscono tutto in famiglia. Noi qui dovevamo dire solo una cosa: siamo qui pronti a prendere il club, per consegnarlo a chi vuole fare calcio. Hanno firmato delle carte cedute da Pellerone per prendere un titolo sportivo senza leggere le stesse carte. Noi invece siamo qua pronti per fare i fatti, ma vogliamo queste carte”.

ore 12.08 – Emanuele Filiberto: “Ieri abbiamo avuto un incontro con il mio amico Giovanni Acanfora (CEO Givova), crede in questo progetto. Sono molto contento di questo bellissimo gesto, per cui lo ringrazio. Oggi sono qui per dirvi che voglio portare insieme a tutti voi torresi questa bellissima squadra il più in alto possibile. Sono sicuro che faremo un bellissimo lavoro, se lo faremo tutti insieme

ore 12.03 – Emanuele Filiberto spiega il suo progetto: “Voglio creare un’Accademia sportiva pe prendere i nostri giovani, che sono il futuro, dalla strada e dargli un’opportunità. Vogliamo fargli fare sport, toglierli dallo schema malavitoso. Vogliamo farli sudare per il calcio, non per scappare dalla Polizia. Tutte queste iniziative le porteremo avanti, nonostante i problemi in cui versa la società attuale, che sicuramente vuole il bene della piazza e del club. Anche per questo sono sicuro che l’attuale proprietà faciliterà questa transizione“.

ore 12.00 – Emanuele Filiberto: “Abbiamo contattato la società: qualche documento è arrivato, qualcuno no. Ma noi non abbiamo paura. Noi, tutti insieme, compresi i tifosi, ci riprendiamo il Savoia e faremo cresce questa grande squadra. Non siamo qua per perdere tempo. Abbiamo tutti del lavoro da fare. Io so per certo che tutti i presenti qui hanno in testa di riportare in alto il Savoia, dove merita di stare

ore 11.58 – Prende la parola Emanuele Filiberto: “Noi vogliamo dire cose semplici, che possiamo mantenere. A Napoli mi hanno dato la numero 10 del Savoia: non ci credevo che esistesse una squadra di calcio con questo nome e che dopo il 1946 ha deciso di mantenere il nome Savoia nonostante fosse stato cancellato ovunque. Sono venuto più spesso a Napoli e a Torre Annunziata, volevo saperne di più, mi sono emozionato nel vedere lo stadio e lo stemma. Due mesi fa ho letto sui giornali la brutta vicenda che ha coinvolto la società, con infiltrazioni della malavita, della camorra e ho pensato a cosa potessi fare“.

ore 11.56 – L’introduzione di Nazario Matachione: “In questi giorni ci sono state un po’ di polemiche, sulla squadra, sui presidenti. Non ci danno le carte, ma noi andremo da chi sta sostenendo il contenzioso. Noi faremo calcio a Torre Annunziata. Noi porteremo sulle maglie il logo originale, tutto il resto sarà un falso d’autore“.

ore 11.55 – Dopo le interviste con le televisioni, inizia la conferenza stampa

ore 11.45 – Emanuele Filiberto: “Il titolo calcistico del Savoia? Ci sono ancora degli aspetti in ballo, ma i nostri legali stanno lavorando. La nostra intenzione è prenderlo e lo prenderemo“.

ore 11.42 – Emanuele Filiberto: “Ho scoperto il Savoia quando sono tornato in Italia, da quel momento ho guardato a questa realtà con grande affetto. Oggi è il momento di fare qualcosa. Questo è un messaggio importante: vogliamo costruire un’accademia per i giovani, togliendoli dalla strada e portandoli in campo. Il mio slogan è ‘dare un calcio alla malavita’. Non voglio solo risollevare il Savoia Calcio per riportarlo in alto, ma dare un segno che si può fare qualcosa contro la malavita“.

ore 11.40 – Le prime parole di Emanuele Filiberto: “Ho ricevuto una bellissima accoglienza, tutti insieme possiamo fare qualcosa di grande. Stadio e situazione di classifica? So tutto e non mi fa paura. È un’opportunità di costruire qualcosa dal basso e farlo crescere. Non è un’impresa mia o dei miei soci, voglio che sia un’impresa di tutti noi per Torre Annunziata. Arrivo qui con umiltà, voglio farmi conoscere dalla popolazione. Faccio tutto con il cuore, voglio farlo per i tifosi e la gente di Torre“.

ore 11.20 – Emanuele Filiberto è arrivato alla Basilica della Madonna della Neve. A breve inizierà la conferenza stampa

Emanuele Filiberto-Savoia: il progetto

Nel progetto, oltre a Emanuele Filiberto, sono coinvolti nel progetto l’ex presidente del Savoia e imprenditore locale Nazario Matachione, l’esponente del mondo finanziario Marco Limoncelli, l’ingegnere Roberto Passariello, l’avvocato penalista Elio D’Aquino e l’avvocato civilista Carmine Romano.

A questi primi nomi si aggiungono i consulenti sportivi Eduardo Chiacchio e Vincenzo Foglia Manzillo, mentre il responsabile della “Casa Reale Holding SpA” sarà Marcello Pica, affiancato dagli esperti contabili Vincenzo Sica e Giuseppe Criscitelli.

Nei giorni scorsi, il Savoia è stato acquistato da Gennaro Scogniamiglio, che ha rilevato gratis la società dalle mani dell’ex presidente Mario Pellerone. Emanuele Filiberto ha confermato comunque la conferenza stampa a Torre Annunziata, per annunciare un progetto che non riguardi solamente la squadra ma l’intera città.

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Redazione