In seguito alla sconfitta rimediata in casa del Pompei di Gennaro Scarlato, il presidente del Savoia Nazario Matachione ha pubblicato delle dichiarazioni scottanti sui profili social del club. Oltre ai complimenti “ironici” agli avversari, il numero uno di Casa Reale Holding (al pari di Emanuele Filiberto) ha ribadito nuovamente la promessa fatta ad inizio stagione.
Questo quanto si può leggere tra le righe del comunicato: “I nostri programmi sono in linea, la prossima stagione giocheremo in Serie D“. Alla luce della 26ª di campionato, però, i biancoscudati si trovano attualmente in zona playout, a -14 dalle posizioni che garantirebbero la possibilità di giocare i playoff.
I biancoscudati sono usciti beffati dalla sfida con il Pompei capolista, vedendosi annullato il gol del 2-2 al 97′ per un presunto fuorigioco molto contestato. A fine match sono arrivate forti dichiarazioni da parte del presidente di Casa Reale Holding e quindi del Savoia, Nazario Matachione.
“Mi corre l’obbligo di ricordare il mio amico don Raffaele Russo al quale avrei voluto tanto dedicare la vittoria nella gara giocata oggi. Complimenti al Pompei per averci battuto grazie ad un rigore inesistente ed al nostro gol regolarissimo del 2-2 (eppure annullato) al 97’, cioè a gara ormai conclusa. I nostri programmi sono in linea con quanto promesso la scorsa estate e la prossima stagione giocheremo in Serie D. Il Savoia essendo un club blasonato per aver disputato Serie A e B è giusto che riparta dalla Serie D come altre grandi quali Catania e Reggina“.
Infine anche delle rassicurazioni: la proprietà non cambierà. “Noi rispettiamo questa antica tradizione sportiva che non cambieremmo per nessun altra realtà calcistica, perché a differenza dei presidenti itineranti che cambiano città e squadre ogni due anni, per quanto mi riguarda resterò sempre e solo il presidente del Savoia. Emanuele Filiberto ha una sola fede, la squadra che porta il suo cognome, mentre la famiglia Santillo, Marcello Pica, Arcangelo Sessa e Francesco Servillo hanno sposato in toto questo progetto. Noi siamo i Savoia e non potremmo essere null’altro che i Savoia“.