Savoia, Matachione: “Il motivo delle dimissioni? Le minacce di un tesserato”

Dopo le dimissioni dal Savoia, Nazario Matachione ha voluto fornire alcuni chiarimenti. Innanzitutto, il presidente della Casa Reale Holding Spa, ha tranquillizzato i tifosi scrivendo: “Il progetto rimarrà invariato, la Serie B in 5 anni e la mia percezione è che già a giugno 2024 saremo in Serie D“. In merito ai motivi che han portato alle dimissioni, invece, Matachione ha fatto riferimento ad alcune minacce da parte di un tesserato, questo sarebbe “il motivo principale“.

Savoia, i chiarimenti di Matachione dopo le dimissioni

La prima volta mi sono dimesso per degli striscioni che reputavo ingiusti e senza alcun senso – spiega Matachione – ma principalmente per come fosse stato trattato con distacco e senza un minimo di sensibilità mio figlio, un bambino di 7 anni, “colpevole” solo di essere il figlio del presidente in quel momento da loro tanto contestato. Arrivarono le scuse e quindi il ritiro delle mie dimissioni. Oggi siamo tornati indietro, ho ricevuto minacce tramite Messenger da un tesserato, cosa che reputo gravissima e che rappresenta il motivo principale delle mia decisione di non occuparmi più in prima persona del Savoia“.

Matachione continua: “Poi arriva la ciliegina sulla torta, per aver detto “no” ad un incontro ad un solo tifoso, ignorando che probabilmente dietro di lui ce ne fossero degli altri. Al mio “no” erano già pronti gli striscioni contro la mia persona. Ribadisco non volevo sottrarmi ad un confronto per mancanza di chiarezza, ma esclusivamente perché parlare oggi di giocatori e staff tecnico sarebbe stata solo una presa in giro, visto che prima dell’ 1 luglio è tutto inutile. Dovevo forse fare un incontro per ripetere ciò che abbiamo già annunciato in conferenza stampa pochi mesi fa? Volevano probabilmente sentirsi dire quello che mai potrebbe essere annunciato? Sia ben chiaro, io non lascio proprio niente, semplicemente non mi occuperò più della gestione diretta della squadra e come già preannunciato mi dedicherò a gestire la Casa Reale Holding spa, “il motore di tutto”, insieme agli altri colleghi del CdA“.

“Il progetto rimarrà invariato, Serie B in 5 anni”

Matachione tranquillizza i tifosi: “Il progetto rimarrà invariato. La Serie B in 5 anni e la mia percezione è che già a giugno 2024 saremo in serie D. Abbiamo rilevato l’associazione per evitare l’ennesimo fallimento per poi salvare la categoria. Quindi di cosa parliamo? Ricordo a tutti che a dicembre quei gruppi che oggi volevano l’incontro non hanno voluto che prendessi l’Aversa, sostenendo di voler il Savoia anche in promozione. Allora ditemi, cos’è cambiato da dicembre ad oggi? Ora bisogna solamente stare sereni, perché il progetto c’è ed è importante, l’obiettivo è stato già raggiunto e ora dobbiamo semplicemente attendere giugno prossimo (2024) per tirare le somme, solo allora sarà possibile fare un bilancio. Mi dispiace dirlo ma chi parla oggi non ama affatto il Savoia e rappresenta il male della città“.

Infine, il presidente della Casa Reale Holding Spa conclude: “Le promesse le ho sempre mantenute. Oggi non sono solo ma faccio parte di una grande società e risponderemo con i fatti a maggio 2024. Ripeto sarà un anno transitorio perché senza stadio nessuno regge, ma noi non siamo nessuno, noi siamo la Casa Reale Holding. Spero di essere stato chiaro ed esaustivo. Non c’entrano gli ultras ma il tesserato che mi ha minacciato e che mi ha fatto venire lo schifo. E’ stato lui ad aver alimentato tante chiacchiere in città, oltre ovviamente ai politici da bar. Il mio sospetto è che gli ultras siano stati strumentalizzati dalle tante voci messe in giro ad hoc per destabilizzare il nostro progetto“.

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Redazione