Ieri è andato in scena il primo turno della Coppa Italia Serie D ed Eccellenza. Tanti i match disputati e tra questi anche il big match tra Akragas-Pro Favara, entrambi le squadre d’Eccellenza. La partita è stata vinta dai padroni di casa per 3-0 a protagonista dell’evento non è stato il pallone, bensì i scontri tra le due tifoserie al di fuori dello stadio.
Sin da quando la sfera rotolava sul prato verde dello stadio “Esseneto” di Agrigento le due tifoserie si punzecchiavano con dei cori discriminatori a vicenda. Ma il match tutto sommato va avanti e si finisce senza alcun problema di ordine pubblico. All’uscita delle tifoserie dallo stadio avvengono gli scontri, una ventina di minuti dopo che l’arbitro aveva dato il triplice fischio. Durante questi scontri sono rimasti feriti due agenti delle forze dell’ordine, tra cui un funzionario, che sono stati raggiunti da bottigliate alla spalla e alle gambe. I tutori dell’ordine pubblico in questo momento sono alla ricerca di chi ha dato vita ad una vera e propria bolgia. Al momento sono cinque le persone, tutti cittadini di Agrigento, bloccate e portate alla caserma “Anghelone”.
Non è la prima volta che queste due tifoserie accendono delle risse e creano disordine pubblico. Infatti già gli scorsi anni ci sono stati dei precedenti. Nel frattempo l’Akragas ha diramato una nota dove prende le distanze dagli scontri avvenuti fuori dallo stadio “Esseneto“. Di seguito il comunicato ufficiale.
“Il presidente Giuseppe Deni e tutta la dirigenza dell’Akragas è vicina agli agenti delle forze dell’ordine che, nel post gara di Akragas – Pro Favara sono stati oggetto di un violento scontro da parte di alcuni facinorosi e costretti a ricorrere alle cure sanitarie. Un fatto inaccettabile ed inqualificabile! Come società di calcio siamo al fianco dei nostri agenti a cui va il ringraziamento per la particolare dedizione con cui domenicalmente affrontano il loro lavoro a tutela dell’ordine pubblico“.
“Auspichiamo la pronta guarigione degli agenti che hanno subito lesioni e il nostro augurio è che possano tornare quanto prima in servizio. Al tempo stesso, quanto accaduto non ha alcuna giustificazione e chi ha agito dimostrando assoluta mancanza di rispetto delle istituzioni ne pagherà le conseguenze previste dalla legge. Ci dissociamo, altresì, da questi pseudo sportivi che nulla hanno a che vedere con i principi di lealtà e far play che questa società sportiva da sempre persegue. La violenza non si giustifica e non può essere tollerata!“