“Se dovessi descrivere la mia Valbasca Lipomo userei tre parole: famiglia, educazione e vita“. Si apre con queste parole la nostra chiacchierata con il presidente del club arancionero di Terza Categoria comasca, Roberto Soggia. “Poi ovviamente c’è anche Gilbert Nana” prosegue.
Ma non corriamo troppo, prima facciamo un salto indietro, nel 2010.
Come ci racconta il presidente Roberto Soggia, la Valbasca Lipomo ha inizio ormai una quindicina di anni fa, quasi per gioco. “Eravamo un gruppo di amici a casa mia e abbiamo deciso di fondare questa società per giocare a livello amatoriale tra di noi, come CSI. E così siamo andati avanti fino al 2016, quando la società che gestiva il nostro centro sportivo, la GS Lipomo, ha deciso di chiudere. In paese sarebbe venuto a mancare il calcio, così abbiamo deciso di fare il grande salto e iniziare da un settore giovanile.
Siamo partiti con 66 bambini nel 2016, adesso siamo arrivati a quasi 300 tesserati – prosegue il numero uno arancionero – Ma sempre con una promessa: riuscire un giorno ad avere la nostra Prima Squadra con quegli stessi ragazzi che prima erano nei pulcini. Non abbiamo avuto fretta, abbiamo fatto tutto con calma e finalmente nel 2023 ci siamo riusciti“.
Mentre pronuncia queste parole, dalla voce del presidente si denota un grande orgoglio per quanto costruito nel corso degli anni, non senza sacrifici. “C’è grande entusiasmo perché a Lipomo mancavano da tanti anni sia un settore giovanile così ricco e folto sia una Prima Squadra. Ad oggi abbiamo mantenuto la promessa fatta ai ragazzini nel 2016, e in più abbiamo anche tanti di loro, oggi cresciuti, che allenano le squadre dei più giovani. Insomma, una bellissima realtà. Del paese e per il paese“.
Alla Valbasca Lipomo è legato un nome molto conosciuto nel mondo social: quello di Gilbert Nana. “Gilbert me l’hanno fatto conoscere quest’estate a un camp estivo, non sapevo chi fosse. Parlando ci siamo messi d’accordo e abbiamo deciso di portarlo da noi a giocare… adesso mi chiama ‘Presi’ e abbiamo un rapporto bellissimo. Ma oltre ad essere un ragazzo davvero eccezionale e ad aver giocato un’ottima stagione fin qui, lui è stato il collante di quello che poi era anche il nostro obiettivo, cioè riuscire portare i piccoli del settore giovanile al campo per vedere giocare ‘i grandi’. Dunque grazie a Gilbert siamo una delle poche realtà che, nelle partite casalinghe di Terza Categoria, ci sono gli spalti pieni e la gente è costretta a rimanere in piedi“.
Ma non finisce qui, racconta il presidente Soggia. “La cosa veramente bella è che i più giovani, venendo per Gilbert, scoprono anche gli altri giocatori, vedono i ragazzi che li allenano e si crea proprio un bel clima. Tante volte è capitato che, a fine partita, gli stessi ragazzini delle giovanili chiedessero autografi anche ad altri giocatori che non erano Gilbert“.
“Future looks good” recita uno dei più famosi pezzi dei OneRepublic. E così vale anche per la squadra comasca. “Quest’anno siamo partiti senza troppe pretese, con il solo obiettivo di creare un bel gruppo e fare un campionato dignitoso, ma senza ambizioni di classifica. Anche se, essendo partiti bene, ci siamo anche illusi di poter superare le aspettative” ammette scherzosamente il presidente della Valbasca, Soggia.
“Cosa ci riserva il futuro? È una bella domanda, ma io voglio azzardare. Tra cinque anni mi piacerebbe essere in Prima Categoria, è uno dei nostri obiettivi. Non solo però: abbiamo ambizione con la Prima Squadra ma anche con i più piccoli, che sono il nostro fiore all’occhiello. Punterò molto sulla crescita nel settore giovanile, per cercare di conquistare qualche titolo regionale“.
Dalle rive del lago di Como, con l’intenzione di crescere sempre di più: “Ecco, questa è la mia Valbasca“.