La maggior parte dei Super Santos venivano “derubati” perché in paese c’era sempre la signora di turno che se ne impossessava se finivano sul balcone di casa. Spesso, poi, di fronte ai ragazzini dallo sguardo impaurito avveniva l’esecuzione intaccandolo per mettere fine ai giochi, forse.
Dietro al Super Santos c’è la nostra infanzia, tanto da spingere il presidente Gianluca Pecorelli a dar vita nella piccola Vibonati a una squadra: “Con degli amici ci ritrovammo in un pub e da lì nacque l’idea, tra quattro chiacchiere e un paio di birre. Perché questo nome? Abbiamo voluto omaggiare il nostro compagno di infanzia e adolescenza, protagonista di mille avventure e aneddoti”.
Gianluca Pecorelli spiega quali sono i valori di questa squadra: “L’obiettivo è quello di stare insieme, divertirci e fare gruppo. Progetti non ne possiamo fare. Essendo una terra di emigrazione la squadra si costruisce sui pochi che possono garantire una presenza costante. Non avendo grossi sponsor non possiamo pretendere grandi cose, ecco perché la società è quasi autofinanziata da tutti noi soci (8)”.
Una stagione sicuramente non eccezionale dal punto di vista dei risultati per Super Santos, ma a quattro giornate dalla fine il sogno salvezza è sempre più vicino. Impegnati nel Girone H di Seconda Categoria campana, occupa il terzultimo posto in classifica con 14 punti, a +8 sul Novi Velia ultimo che è ormai prossimo alla retrocessione in Terza Categoria.
Tra i trascinatori spiccano i nomi di Antonio Di Biasi e Francesco Martorelli, entrambi a quota 3 gol. Solamente due vittorie in campionato per Super Santos, ma l’obiettivo finale è sicuramente quello di provare a vincere qualche altra partita per chiudere in bellezza.
Intervista a cura di Gerardo Guariglia