LND eSports, Lo Presti: “È un mondo che favorisce la socializzazione”

Una nuova realtà virtuale alla quale molte società professionistiche (e non) si stanno affacciando. Dopo l’avvento nel professionismo, il mondo degli eSports ha coinvolto anche la LND. Un progetto al quale in Lega credono tantissimo, sul quale si sta investendo molto e con un importante ruolo sociale: a spiegarci tutto sugli obiettivi e sui progetti futuri ci ha pensato Santino Lo Presti, presidente della commissione LND eSports, intervenuto telefonicamente ai microfoni di seried24.com.

“È qualcosa che coinvolge tanti giovani”

Una realtà fino a poco tempo fa sconosciuta ai più, ma che oggi abbraccia milioni di appassionati: il vero motivo per cui la LND si è interessata agli eSports però riguarda i giovani. “Ci siamo interessati perché questo, come tante realtà virtuali, coinvolge tantissimi giovani. Tutto ciò che riguarda il virtuale, sportivo e non, è di interesse per milioni di ragazzi. Abbiamo deciso di entrare in questo campo perché riteniamo di poter allargare la platea degli sportivi, che siano reali o virtuali” ha dichiarato Lo Presti.

“Uno dei nostri principi fondamentali è che il calcio virtuale debba riuscire a trasmettere tutti i valori che ha già il calcio reale. Parlo della socializzazione, che non è soltanto stare insieme fisicamente: anche nel virtuale esiste socializzazione, dove ormai tante persone – anche di nazioni diverse – si conoscono tramite una chat. Anche questo è un modo di socializzare”, continua il presidente della commissione LND eSports.

“Il virtuale è un mondo accessibile a tutti”

Un altro dei motivi per cui la Lega Nazionale Dilettanti ha deciso di intervenire nel campo è il fatto che il mondo virtuale sia accessibile a chiunque. “Per esempio, un ragazzo con problemi motori, che magari non riesce nemmeno a correre ma ama giocare a calcio: perché non può esprimersi in maniera diversa?” spiega Santino Lo Presti. “Con il calcio virtuale, chiunque può giocare ed emozionarsi. In questo modo c’è un’inclusione totale”.

“Un’altra regola da noi consentita è la possibilità di fare delle squadre miste: dunque le ragazze possono giocare con i ragazzi, nella stessa squadra o contro. Questo nel calcio reale non può avvenire”, prosegue Lo Presti. “Negli LND eSports inoltre si gioca 11 vs 11. Non è una partita uno contro uno, ma ogni giocatore è guidato da una persona diversa” afferma Lo Presti. “In questo modo si creano tattiche di gioco, moduli studiati, allenamenti e intesa tra i compagni: si mantiene il format di squadra. Ogni squadra avrà quindi almeno 15 players: 11 titolari ed eventuali sostituzioni”.

I numeri della LND negli eSports

Il successo degli eSports in campo dilettantistico è testimoniato dai numeri, sempre più in crescita nonostante il progetto sia nella sua fase sperimentale. “Siamo passati da 27 a 64 squadre. La nostra coppa quest’anno abbraccia il progetto delle coppe inglesi: le squadre professionistiche sfidano i dilettanti. L’anno scorso alla prima edizione ci fu la finale tra una squadra professionistica e una dilettantistica: a trionfare furono i dilettanti. Siamo dell’idea che tutto ciò non tolga nulla al calcio reale. Anzi, aggiunge qualcosa”.

“Noi però puntiamo a una cosa importante: quando si pensa al virtuale, non bisogna pensare alle cose negative, come per esempio la non socializzazione e lo stare da soli. Per il futuro stiamo programmando molte cose: nel 2024 puntiamo a creare dei campionati veri e propri”, ha spiegato Lo Presti. “Abbiamo 48 squadre di Serie D, 62 nella coppa, cinque comitati regionali (che quest’anno diventeranno dodici) con dieci/venti squadre a comitato: in media abbiamo già coinvolto altre 150 società. In totale contiamo circa 300 società che, con 15 players a squadra, significa circa 5.000 persone coinvolte“.

“Progetti a lungo termine? Creare veri e propri campionati ufficiali”

Un campo sempre più in espansione, dove sempre più squadre vengono coinvolte: la LND ha indubbiamente in mente progetti futuri molto ambiziosi, come ribadito da Santino Lo Presti. “In futuro noi vogliamo creare dei veri e propri campionati, come nella realtà. Quindi promozioni, retrocessioni, tutto ciò che riguarda il reale, ma trasportato nel virtuale”.

“Stiamo lavorando per scrivere nuove regole: che siano di affiliazione dei calciatori, delle società e anche della giustizia sportiva, che ovviamente è diversa da quella reale. La nostra forza è che noi facciamo 11 vs 11, con un joystick per ogni calciatore: vogliamo portare il calcio reale nel virtuale. Speriamo di arrivare a formare dei campionati ufficiali”, ha concluso Lo Presti. “Quest’estate parteciperemo a un campionato in Sardegna, dove otto nostre squadre incontreranno altre otto società di club europei. Stiamo lavorando per arrivare anche ad eventuali campionati europei“.

Un mondo – quello del virtuale – che lentamente si sta ingrandendo sempre di più. La LND – nella persona di Santino Lo Presti – ha deciso di intraprendere anche questa strada, dimostrando di essere lungimirante e attenta a tutto ciò che possa favorire la totale inclusione, la socializzazione e l’interesse dei giovani. Il progetto è solo nella propria fase embrionale, ma il futuro è già roseo.

A cura di Domenico Cannizzaro

Published by
Redazione