Piacenza, Rossini: “Il Forlì ha numeri impressionanti, ma noi siamo pronti a lottare”

Credit: Piacenza Calcio
A sfidare il Piacenza domenica al “Garilli” arriva la capolista Forlì, che viaggia a ritmo di 18 vittorie nelle ultime 19 partite e si appresta a vincere il campionato
Prima contro undicesima, Forlì contro Piacenza. Domenica al “Garilli” arriva la più che probabile candidata come vincitrice del girone D di Serie D, che viaggia con un ritmo incredibilmente aggressivo: 75 i punti ottenuti finora in classifica, dieci le vittorie consecutive alle proprie spalle e un’aritmetica che può arrivare già in questa partita.
D’altra parte la formazione piacentina si trova al limite dalla salvezza, a quota 35 punti, gli stessi del Progresso, attualmente in tredicesima posizione in zona playout. Una partita dai punti fondamentali per entrambe le squadre.
Perché allenarsi al “Garilli” e non al “Bertocchi”? Alla vigilia del match Stefano Rossini spiega la scelta: “Non c’è nessuna motivazione tattica o tecnica, semplicemente c’è stato bel tempo e quindi non avremmo impattato più di tanto sul terreno, da qui la scelta di allenarsi una settimana sul prato da gioco”. Fa poi anche un passo indietro, tornando sulla gara di Imola. “Sinceramente secondo me siamo partiti molto bene nei primi 20’ – spiega – ovviamente alcune situazioni di scelte tattiche erano forzate ma perché in emergenza”.
E ancora: “Ad esempio, per giocare con un esterno di ruolo avrei dovuto schierare cinque under rispetto ai tre obbligatori e la difficoltà della partita non lo suggeriva. Spesso voi fate i conti senza le assenze obbligate che ci colpiscono lungo la stagione, non è una scusante, tuttavia questa situazione impone spesso delle scelte obbligate. Non sempre, inoltre, i giocatori recuperati sono in condizione di poter giocare a un certo ritmo per un certo numero di minuti”.
Piacenza, Rossini: “Noi siamo profondamente diversi rispetto alla gara di andata”
Si arriva così al match contro il Forlì. “Inutile parlare di numeri, lo avete già fatto voi e sono impressionanti quelli dei nostri avversari. È una squadra in fiducia con giocatori forti che in questo momento vedono il traguardo promozione e vanno al cento per cento. Noi siamo profondamente diversi rispetto alla gara di andata. Certo che c’è una sorta di rivalsa nostra nei loro confronti per la gara di dicembre e lasciami dire che anche i punti contro il Forlì valgono doppio, non è una partita che dobbiamo dare per scontata nonostante loro abbiamo vinto 18 delle ultime 19 gare“.
“Dovremmo usare le nostre armi, consapevoli della loro forza, ma anche della nostra voglia di raggiungere un risultato positivo e senza dubbio non saremo la vittima “sacrificale” per la loro vittoria del campionato. Tatticamente? Hanno una caratteristica ben marcata, cioè partono a mille. Impattano molto violentemente sulla partita fin dal primo minuto, noi dovremo saper reggere il colpo rimanendo corti senza lasciargli spazio: se lasci campo al Forlì sei spacciato, in quello sono eccellenti“.

Piacenza, Rossini: “Una volta toccato il fondo iniziamo a risalire”
L’ex Inter sottolinea una caratteristica che avviene ripetutamente nella stagione odierna: “Nei primi 20’, siamo andati addirittura meglio rispetto alla ripresa. Dopodiché abbiamo preso il gol, o l’autorete come preferite, e da quel momento ci siamo completamente spenti. È una costante di questa stagione e sinceramente non ne siamo ancora venuti a capo di questa cosa, poi addirittura abbiamo preso anche la seconda rete e qui è uscita l’altra costante della stagione: una volta toccato il fondo iniziamo a risalire“.
E continua: “Recino in panchina? È un giocatore molto “impattante” e queste scelte vengono fatte solamente in base alla partita che abbiamo davanti. A volte mi serve un giocatore più “di corsa” in avvio di gara, dipende da come interpretiamo la gara che abbiamo davanti. Tutto qui, le scelte dei giocatori sono vincolate a quello che abbiamo bisogno in un determinato momento. Ripeto, Recino è un giocatore che spacca la gara anche entra a partita in corsa, altri non hanno questa caratteristica”. Termina così la conferenza stampa dell’allenatore Rossini.