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Piacenza a +1 sui playout, Rossini: “Non sono preoccupato adesso come non ero sereno prima”

Vanno alla Pistoiese i 3 punti al termine della partita del Garilli col Piacenza. I toscani superano il Tau Altopascio al terzo posto, mentre i biancorossi tornano a un solo punto sulla zona playout.

Decisiva la goffa autorete di Zucchini dopo 8 minuti, col risultato che è rimasto inchiodato fino alla fine sullo 0-1.

Al termine della partita, hanno preso la parola entrambi gli allenatori, per analizzare la prova delle rispettive squadre.

Di seguito le loro parole in conferenza stampa.

Piacenza, Rossini: “Non si può regalare un tempo a una squadra come la Pistoiese”

Per primo è intervenuto Stefano Rossini, non del tutto soddisfatto dopo la partita: “Eravamo partiti anche bene, poi però non avevamo l’energia che cercavamo. Abbiamo migliorato nel secondo tempo, ma non si può regalare un tempo a una squadra forte che è là davanti non per caso. Abbiamo avuto situazioni in cui potevamo anche fare go, poi chiaramente sbilanciandoci abbiamo concesso qualche ripartenza. Loro sono stati bravi a toglierci profondità, poi abbiamo sbagliato anche tanto noi a livello tecnico. Dobbiamo avere un po’ più di coraggio e di autostima, perché la differenza la fai quando crei superiorità numerica. Sono un po’ amareggiato per il primo tempo. Ci sta perdere, perché eravamo contro una squadra forte, ma ripeto che potevamo fare molto meglio. La classifica? Non sono preoccupato adesso ma non ero nemmeno sereno prima“.

Il Piacenza ora si dovrà preparare allo scontro diretto contro il San Marino: “Ogni settimana, quando dico che non bisogna fare calcoli, è perché può succedere di tutto. Non bisogna mai sentirsi fuori dalla lotta come non bisogna mai abbattersi. Mancano sei partite che saranno sei finali, a partire da domenica che sarà uno scontro diretto contro il San Marino. L’autogol di Zucchini? Nel calcio ci sta, noi quest’anno abbiamo subito tante di queste situazioni. Non dobbiamo pensare a questo, perché altrimenti ci tornano in mente vecchi fantasmi. Ora si riparte con la testa di una squadra che è consapevole. Non eravamo fenomeni dopo quattro risultati utili e non siamo scarsi per una sconfitta adesso“.

Pistoiese, Villa: “Per i giocatori sono come un secondo padre”

Dall’altra parte, Alberto Villa ha espresso soddisfazione per il risultato e per l’atteggiamento dei suoi, pur con alcuni aspetti da migliorare: “Oggi non era facile, i ragazzi però hanno avuto un approccio importante e il risultato, per le occasioni avute, è stato fin troppo stretto. L’avevamo studiata bene, sapevamo che se a Ruiz lasci profondità e gli lasci girare intorno D’Agostino ti mettono in grande difficoltà. Il Piacenza ha vinto il 90% delle sue partite così. Però quando hai 5 o 6 occasioni nette devi fare gol. Ai ragazzi ho detto che sono stati bravi, ma non si può soffrire così tanto quando hai così tante occasioni. Adesso abbiamo lo stimolo di fare più punti possibile e arrivare il più in alto possibile in classifica“.

E, proprio a proposito di stimoli: “Può succedere che la squadra non abbia stimoli data la classifica, invece noi continuiamo ad averne. Quando sono arrivato io, la richiesta era di arrivare più in alto possibile, quni i ragazzi hanno un obiettivo comune. Vedere che chi rimane fuori o chi va in tribuna incita i compagni è un segnale importante. Se fossi arrivato prima? Non so come sarebbe andata, non ho la bacchetta magica, di certo per ottenere i risultati c’è da lavorare. I ragazzi hanno grande rispetto per me, perché fuori sono un secondo padre, ma in campo sono un allenatore che non guarda in faccia a nessuno“.