Home » Piacenza, Rossini: “Ultima mia partita in casa? Non ci penso, mi godo il momento”

Piacenza, Rossini: “Ultima mia partita in casa? Non ci penso, mi godo il momento”

Il Piacenza fa il suo dovere e si assicura la salvezza aritmetica vincendo per 2-0 in casa contro il Tau Altopascio.

Mattatore assoluto della partita D’Agostino, autore della doppietta decisiva e di un primo gol da capolavoro al termine di una grande azione personale.

Per il Piacenza termina così una stagione comunque molto al di sotto rispetto all’obiettivo iniziale, che era quello di una promozione a fine campionato.

Raggiunge il traguardo minimo richiesto al momento del suo ritorno in panchina Stefano Rossini, che ha parlato in conferenza stampa al termine dei 90 minuti.

Piacenza, Rossini: “Miglior prestazione della stagione”

L’allenatore biancorosso ha iniziato così: “Avevo parlato anche ai ragazzi ed ero convinto della bella gara che avremmo fatto. Il risultato è sempre figlio di tante situazioni, ma penso che quando entri in campo e giochi sereno e per divertirti hai più possibilità di vincere. Oggi abbiano fatto la miglior prestazione della stagione. Sono tornato qui nel periodo peggiore, in cui eravamo scarichi a livello mentale e fisico ed eravamo giù a livello tattico. Poi nel mercato di dicembre abbiamo cambiato 11 giocatori e non possono fare subito bene, perché ci voleva tempo per amalgamarli. Non a caso la fase finale è quella in cui siamo stati meglio”.

Per poi continuare: “Ho avuto più soddisfazioni quest’anno dell’anno scorso in cui siamo andati molto meglio. Oggi mi è piaciuto tutto, abbiamo fatto la miglior partita dal punto di vista del possesso palla. Siamo stati anche bravi a concretizzare quando abbiamo avuto le occasioni, che è la grande cosa che è mancata quest’anno. Noi oggi eravamo sereni non perché eravamo praticamente salvi ma perché erano arrivati risultati. In alcune situazioni, non essendo sereni e liberi di testa non riuscivamo a portare l’allenamento nella partita. Noi dovevamo liberarci di più a livello mentale, questo credo che sia di grande insegnamento. Gli uomini si vedono quando le cose vanno male“.

D’Agostino: “Ho in testa maggio 2026, farò capire cos’è il Piacenza dal primo allenamento dell’anno prossimo”

Dopo quella che potrebbe essere stata la sua ultima partita al Garilli, Rossini ha concluso: “Io mi godo il momento, non ho pensato che oggi potesse essere l’ultima. Non so con Palma e D’Agostino dall’inizio le cose sarebbero andate diversamente, ma posso dire che non ho mai avuto tutti a disposizione. Ringrazierò sempre i tifosi perché sono stati un’arma in più e quando le cose non sono andate bene ci hanno spronato. Non sono andato a salutarli perché per me è giusto lasciare la scena ai giocatori. Le critiche? Se faccio questo mestiere e inizio a guardare i social smetto, non mi interessano. Io porto avanti il mio pensiero fino alla morte e quando perdo analizzo le partite. Ho perso partite in cui io ero l’allenatore più contento della Terra“.

Dopo l’allenatore ha preso la parola proprio D’Agostino, che ha già fissato come obiettivo la prossima stagione: “Quando sono arrivato la mia scelta era ponderata e sapevo cosa mi aspettava. È stato molto difficile ma non è assolutamente scontato ottenere questo risultato, specie se sei in una piazza blasonata in una stagione complicata. Quando l’ho detto mi prendevano per matto, ma sono venuto con in testa maggio 2026, farò di tutto perché si realizzi quello che vogliamo. Dal primo allenamento dell’anno prossimo farò capire cosa vuol dire essere al Piacenza. L’anno scorso la società mi aveva offerto il rinnovo già da ottobre ma poi hanno cambiato le cifre e non siamo potuti andare avanti insieme. Ora la differenza è che ho un contratto, la stima che sento dalla società e dai direttori è una cosa importante“.