Girone D, cambia il calendario: quattro rinvii per il ricorso della Zenith Prato

La scelta resa ufficiale da un comunicato: rinviate quattro gare del Girone D per la Zenith Prato
Il Girone D di Serie D è pronto a vivere un finale di stagione ad alta tensione. Il Dipartimento Interregionale ha annunciato ufficialmente il posticipo di quattro partite originariamente in programma per domenica 4 maggio: la decisione è stata presa in attesa dell’esito del ricorso presentato dalla Zenith Prato contro la penalizzazione inflitta dal Tribunale Federale Nazionale.
ll ricorso sarà discusso dalla Corte d’Appello Federale martedì 6 maggio e, per garantire la contemporaneità delle gare con riflessi diretti sulla classifica e sull’eventuale griglia playout, il Dipartimento ha rinviato al domenica 11 maggio alle ore 15.00 le seguenti sfide:
- Corticella – Sasso Marconi
- Lentigione – Sammaurese
- United Riccione – San Marino Calcio
- Zenith Prato – Piacenza
Tutte le altre partite della penultima giornata del Girone D si disputeranno regolarmente domenica 4 maggio.
Zenith Prato, rinvio di quattro gare per garantire contemporaneità: quanto cambierebbero le cose nel Girone D?
La posta in palio è altissima, perché un’eventuale accoglienza del ricorso della Zenith Prato — che attualmente sconta una penalizzazione di 15 punti — potrebbe cambiare radicalmente gli equilibri in zona salvezza. Oggi, senza la penalizzazione, la formazione toscana godrebbe di una situazione di gran lunga migliore, portando il San Marino Calcio allo spareggio playout contro la Sammaurese. Ma con la classifica attuale, sono proprio i biancazzurri del Titano a tirare un sospiro di sollievo, mantenendo la salvezza diretta.
Un ribaltone che coinvolgerebbe anche il Corticella, attualmente quintultimo, e la Sammaurese, quartultima: le due squadre si preparerebbero a sfidarsi in un playout diretto, a meno che l’eventuale azzeramento della penalizzazione della Zenith non rimetta tutto in discussione. Il clima, dunque, resta incandescente. Il campo dovrà aspettare: la giustizia sportiva, ancora una volta, rischia di riscrivere il finale di una stagione già molto complicata.
