L’Aquila, Durastante: “Emozioni forti nel tornare”

Comincia così la prima conferenza stampa di Durastante, dopo il ritorno sulla panchina dell’Aquila per questo finale di stagione
Si tratta di un ritorno per Luigi Durastante sulla panchina dell’Aquila dopo l’esperienza come vice di Epifani e Cappellacci.
Dopo l’esonero dell’ormai ex allenatore Michele De Feudis dopo un periodo non felice dal punto di vista dei risultati per i rossoblù.
Traghettatore quindi per questo finale di stagione per risollevare le sorti degli abruzzesi e centrare l’obiettivo playoff.
Oggi ha parlato in conferenza stampa per la prima volta come allenatore in carica in vista anche della partita di domenica contro l’Isernia.
Le prime parole da allenatore
Ha esordito così il nuovo allenatore dell’Aquila: “Emozioni forti nel tornare. Ho lasciato questo spogliatoio 7 o 8 mesi fa dopo due annate bellissime e emozionanti. L’anno scorso potevamo anche regalare alla città quello che tutti si aspettano. Sono onorato di stare questa panchina. Vorrei dare un pizzico di serenità all’ambiente“.
“Il tempo non è tanto, sono 4 giornate più i playoff che si aspettano tutti. Ho lavorato su alcuni concetti senza stravolgere il buon lavoro che ha fatto De Feudis. I ragazzi hanno visto passare 4 allenatori, succede ma è veramente raro. Io sono l’ultima figura che vedranno quest’anno e quindi voglio dare stimoli e entusiasmo per vincere il più possibile”.

Delucidazioni tattiche e la partita di domenica
Sulla tattica si è espresso così: “A livello tattico può esserci qualche piccolo cambiamento ma l’entusiasmo sarà importante per questo finale. Il 4-3-3? Mi è sempre piaciuto questo modulo ma il vestito giusto dipende dai giocatori che hai a disposizione quindi cercheremo di mettere dentro qualche piccolo cambiamento se sarà necessario”.
Ha poi aggiunto sulla partita di domenica: “Isernia? Come esordio avrei preferito una squadra meno in salute, ma a parte gli scherzi ho visto tutte le gare che hanno vinto, hanno fatto bene, sono una buona squadra e cercheremo di andare lì e proporre il nostro gioco. La testa comanda le gambe, quindi in questo momento ancora di più”.