Notaresco, sanzione pesante nei confronti di un dirigente

Il Giudice Sportivo ha punito Gennaro DI Bonaventura, dirigente del Notaresco, con una grossa squalifica in seguito al match con l’Isernia
Nella scorsa giornata del girone F di Serie D, è andato in scena lo scontro salvezza tra Notaresco e Isernia. Dopo il vantaggio iniziale dei padroni di casa grazie ad Arrigoni, gli ospiti hanno raggiunto il pari a metà della prima frazione con la rete di Cascio e, negli ultimi minuti del match hanno trovato l’1-2 con il gol vittoria di Conti.
Risultato amaro per i rossoblù che, dopo un periodo eccezionale con sei vittorie e un pareggio, incassano la seconda sconfitta di fila, dopo quella di Avezzano. Questo risultato, inoltre, fa scivolare il Notaresco al quindicesimo posto in classifica, con un solo punto di vantaggio sulla zona retrocessione e a tre lunghezze di distanza dalla salvezza diretta.
L’Addetto all’arbitro del Notaresco, Gennaro Di Bonaventura, non ha preso bene la sconfitta ed è stato protagonista di un brutto gesto a fine partita, mentre arbitro e assisenti rientravano nel tunnel. Quest’episodio non è di certo passato inosservato e il direttore di gara ha refertato quanto accaduto.
Il gesto di cui si è macchiato Di Bonaventura gli è costato molto caro: il Giudice Sportivo, letto il referto dell’arbitro, ha deciso di infliggere al dirigente del Notaresco una sanzione pesantissima, con un’inibizione della durata di due anni.

Notaresco, il provvedimento del Giudice per Di Bonaventura
Il Giudice ha inflitto all’Addetto all’arbitro del Notaresco un’inibizione fino all’8 aprile 2027, dunque Gennaro Di Bonaventura, per i prossimi due anni, non potrà svolgere la propria attività per la squadra rossoblù.
Di seguito il provvedimento del Giudice: “Inibizione fino al 8/4/2027, per avere, al termine della gara, mentre la Terna Arbitrale faceva ingresso nel tunnel degli spogliatoi: – lanciato con violenza contro l’Arbitro ed un suo Assistente le chiavi dello spogliatoio con apposto un portachiavi di metallo, sfiorando il Direttore di gara al volto e l’A.A. ad una coscia; – avvicinato il Direttore di gara con fare aggressivo e rivolto al suo indirizzo espressioni offensive e minacciose; Veniva allontanato grazie all’intervento di alcuni tesserati.
Sanzione così determinata in considerazione dell’art.35 comma 1 e 3 del CGS”