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Massimo Agovino: “Non c’erano le condizioni per continuare, lascio a malincuore”

Paganese Agovino Oscar

Agovino, allenatore della Paganese

La nostra intervista a Massimo Agovino sul suo addio al Fasano dopo l’arrivo della nuova società biancazzurro.

Sono ore agitate in casa Fasano, dopo il cambio societario nei biancazzurri con gli ingressi di D’Amico e Ghilardi, è arrivato l’addio dell’allenatore Massimo Agovino.

Una scelta sofferta ma inevitabile, legata ad alcuni motivi interni alla società e non solo. L’allenatore ex Sarnese aveva già espressi giorni fa in conferenza stampa dei dubbi su una possibile permanenza. Dopo ore di riflessione, la decisione definitiva: lasciare il club.

Ai nostri microfoni Agovino ha voluto raccontare i dettagli sul suo addio dopo aver ottenuto una media da play-off dal suo arrivo a Fasano.

Fasano, Agovino: “Lascio a malincuore”

Ecco le dichiarazioni dell’ormai ex allenatore del Fasano: “Premetto che io non ho nulla contro questa nuova società. Non ho mai nominato Ghilardi e D’Amico ma preferivo terminare la stagione con la vecchia dirigenza. Inoltre, io non solo assolutamente ostaggio del direttore Fernandez, sono solo ostaggio dei miei principi. Se sono arrivato a Fasano è merito suo, nella vita bisogna essere riconoscenti, e una volta arrivato il suo esonero ho chiesto alla società di farlo rientrare e una volta ricevuto un no da loro, ho deciso di andarmene”.

Continua Agovino: “Mi sono stato dati tre punti per essere riconfermato e uno di questi mi ha destabilizzato. Da domenica avrei dovuto iniziare a schierare in maniera fissa un 2007 e un 2006 per ottenere un premio sui giovani, e con tutto il rispetto in 57 anni non mi sono mai fatto fare la formazione. Dalla partite contro il Brindisi e il Matera avrei dovuto mettere in panchina alcuni dei miei giocatori più fidati per dei ragazzini. Insomma, ci sono state tante combinazioni di cose che mi hanno fatto dimettere. Aggiungo anche, che non sono tante le persone che rinunciano a cinque mesi di stipendio”.

“I tifosi mi hanno trattato come Mourinho”

Infine un messaggio ai tifosi: “Lascio a malincuore e a soli cinque punti dai play-off, un traguardo che sembrava assurdo fino a pochi mesi fa. I tifosi? Non voglio fare fare una smielata ma non posso che ringraziare tutto l’ambiente. Al momento del mio arrivo sembrava che fosse arrivato Mourinho dall’accoglienza incredibile che mi hanno riservato. Stamani ho fatto il giro per Fasano e ho ricevuto un affetto visto poche volte. Il mio augurio è che possa essere solo un arrivederci e che possano conquistare la salvezza il prima possibile”.