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Chieri, la Serie D e un sogno preciso, Zucco: “Voglio il professionismo”

Zucco allenatore

Credits photo: Facebook Alba Calcio

Dal Chieri alla Serie D, con il sogno del professionismo: la nostra intervista a Giuseppe Zucco, ex vice allenatore di Fossano e Alba

Dai più piccoli al mondo dei grandi, nella vita come nel calcio. In mezzo, tanta passione e la voglia di emergere, con una meta ben precisa: “Sogno il professionismo, le esperienze che ho fatto mi portano qui”. Esordisce così ai nostri microfoni Giuseppe Zucco, allenatore piemontese ex Fossano e Alba, ora in cerca di una nuova piazza. Un obiettivo e un futuro ancora da scrivere: il percorso è ancora lungo ma è passato da diverse tappe importanti, ognuna delle quali ha lasciato degli insegnamenti.


Riavvolgiamo il nastro, tornando all’inizio. Zucco inizia la sua carriera con la Pro Eureka, club attualmente secondo in Eccellenza piemontese, dietro solo alla già promossa Biellese. “Dopo aver cominciato allenando i bambini, con i quali ho avuto tanto piacere di lavorare, ho iniziato a scalare le categorie. In questo modo vedevo loro crescere e io facevo lo stesso: ho imparato diverse cose”. Il passaggio al Chieri è decisivo, perché, come racconta l’allenatore stesso, segna momenti indelebili nella sua carriera: diventa infatti il definitivo trampolino per le esperienze tra i dilettanti.

A Chieri ho avuto una delle esperienze migliori della mia carriera, ma anche della mia vita in generale. È stata un’altra tappa della mia crescita, ho allenato i ragazzi in under 15 e vincere un campionato con loro in rimonta mi ha fatto migliorare molto. Per tanti anni mi sono preparato a qualcosa di più grande, è stato davvero importante”.

E una di queste tappe, Zucco, non può dimenticarla: in occasione di un allenamento congiunto il Chieri incontra la Juventus, e l’allenatore riceve qualche consiglio da… Cristiano Ronaldo: “Davvero una bella esperienza, vedere come si allenava Ronaldo a due metri di distanza è stato pazzesco. A livello umano una persona incredibile e disponibile, abbiamo parlato di diversi aspetti del calcio”. Dopo ben 5 stagioni al Chieri, Zucco passa al Fossano, anno di svolta per diverse ragioni: l’esordio in Serie D al fianco di Fabrizio Viassi segna l’inizio del percorso nella massima categoria dilettantistica.

Zucco: “Conoscere Viassi è stata la svolta. Con la Juve diverse amichevoli, e Vlahovic…”

A Fossano Zucco ritrova ancora una volta la Juventus, questa volta con altri colori. “Abbiamo fatto alcune amichevoli con loro, sia con l’Under 23 che con la Prima squadra. È sempre una grande opportunità, hai modo di imparare dai migliori. Dopo una partita ho parlato con Vlahovic e Landucci, sono stati i più disponibili, dandomi anche qualche suggerimento”. Misurarsi con nuove sfide, cercando di trarre sempre il meglio: l’esperienza a Fossano vede Zucco protagonista prima con la Juniores nazionale e poi con la Prima squadra in Serie D, al fianco di un esperto della categoria come Fabrizio Viassi, ex Pro Vercelli e Alessandria.

Conoscere Viassi è stata la svolta, mi ha fatto vivere delle grandi esperienze. Dico sempre che aver allenato insieme a lui è come avere un corso da allenatore gratuito, mi ha insegnato a esplorare fino in fondo ogni dettaglio del lavoro. Ho capito davvero cosa significava conoscere la categoria, dai tuoi giocatori agli avversari”.

Zucco allenatore

“Ad Alba un’annata meravigliosa. Ora voglio allenare a livello nazionale”

I consigli di Viassi proseguono ad Alba, squadra con cui Zucco ha vissuto la sua seconda stagione in Serie D. “È stata un’esperienza difficile, ma forse proprio per questo l’ho apprezzata ancora di più. Nonostante la retrocessione ai playout è stata una grandissima annata con un gruppo bellissimo, c’era una pressione bella e stimolante”.

Dall’Alba Zucco si è trasferito alla Robbio Libertas, squadra di Eccellenza lombarda, ma il rapporto non è proseguito: “Ho preferito fare un passo indietro perché non c’erano più le condizioni per andare avanti, ora sto cercando una nuova opportunità per crescere ulteriormente”. E l’obiettivo, come anticipato, è fissato con precisione nella mente dell’allenatore. “Voglio dirigere la mia squadra, e dopo un percorso con tutte queste tappe voglio farlo a livello nazionale. Sogno il professionismo, non mi voglio precludere nessuna avventura”. La strada è tracciata e consapevole, il futuro da costruire: Zucco è pronto per una nuova avventura.