A tutto Saporetti: “Giocare nella mia città è qualcosa di unico, non penso al futuro”
24 anni, il numero dieci sulle spalle i colori che indossa sono quelli giallorossi. Fantasia al servizio della sua squadra, una stagione fin qui disputata ad altissimi livelli. Stiamo parlando di Simone Saporetti, il numero dieci del Ravenna, squadra che milita nel girone D di serie D.
Il nome non è nuovo, la sua giovane carriera non perde tempo per farsi conoscere: inizia da Carrara dopo essere cresciuto nel Bologna, nel 2019 si trasferisce nella Correggese dove inizia a prendere confidenza con il gol difatti ne mette a segno 13 nella sua vera e propria “prima” esperienza con i grandi, lo scorso anno veste la maglia del Franciacorta realizzando 14 gol…ma “il meglio deve ancora venire” come dice il noto artista Ligabue, frase mai banale nel mondo del calcio, sopratutto quando si parla di giovani. Il suo meglio è arrivato quest’anno, come se non bastasse nella sua città natale, nella sua Ravenna.
In 31 partite giocate realizza 25 gol, portando così il Ravenna al secondo posto con 71 punti conquistati in una lotta infinita per il primato con il Rimini che si presenta come una delle più belle della quarta serie. Esordisce così nella nostra intervista per seried24:
“Sono molto contento di quello che sto facendo e di quello che stiamo facendo a livello di squadra; stiamo facendo qualcosa di importante. Sono tanti anni che sto facendo ottimi campionati, quest’anno mi sto esprimendo al meglio”
“Giocare a casa mia è un qualcosa di unico”
Giocare per la città nella quale sei nato è un qualcosa di unico, non cela l’emozione Saporetti, il quale si esprime così: “Giocare nella squadra della mia città, dove sono cresciuto con i miei amici con la mia famiglia è qualcosa di straordinario, sono fattori che mi rendono super orgoglioso”
Le ambizioni non si possono lasciare dietro l’angolo, d’altronde si sa il profilo del numero dieci fa gola a numerosi club professionistici, la sua stagione è letteralmente da incorniciare sin qui, lo sa bene il classe 98:
“A livello di presenze e di gol in questa categoria sta andando bene, i primi anni ho fatto fatica ad entrare nel mondo dei grandi – prosegue Saporetti – anno dopo anno sono sempre riuscito a fare meglio: lo scorso anno sono riuscito a segnare di più, quest’anno da esterno fare questi numeri è più difficile ma il gioco offensivo che facciamo mi consente di stare sempre vicino alla porta”
Lo scorso anno ci sono state diverse proposte per l’ex Franciacorta ma lui non si è lasciato abbindolare da nessuno e ha scelto la sua città, la sua Ravenna forte del fattore allenatore Andrea Dossena, vecchia conoscenza nel nostro calcio. L’ex Napoli è stato determinante per la scelta del capocannoniere del girone D:
“Sapevo che il mister mi seguiva da diverso tempo, conosceva il mio profilo e le mie doti, anche io conoscevo lui. Appena ho saputo che Dossena sarebbe diventato l’allenatore del Ravenna non ho esitato a firmare perchè conoscevo il suo gioco offensivo ed ero certo che le sue competenze avrebbero esaltato le mie qualità”
“Faremo di tutto per lottare per il campionato”
Otto punti dalla capolista Rimini ma l’esterno giallorosso non vuole arrendersi:
“Il Rimini sta disputando una campionato perfetto ma noi non siamo da meno, stiamo facendo qualcosa di straordinario – ha dichiarato il numero dieci giallorosso – dobbiamo mantenere alta la guardia e non mollare soprattutto nelle battute finali. Comunque andrà, quello che abbiamo fatto dovrà rimanere, non si può buttare una stagione giocata ad altissimi livelli come la nostra, ce la metteremo tutta”
Durante la sua giovane carriera non mancano esperienze uniche come quella di Carrara: “Mi sono trovato a giocare con giocatori come Tavano, Coralli e Marchionni, calciatori che avevano disputato la champions…un altro mondo, mi sono trovato bene con loro, uscivo con loro anche fuori dal campo ed è stata un’esperienza utile per la mia crescita personale”
“I direttori devono capire che possono puntare sui giovani”
Il triste epilogo dell’uscita della nostra nazionale ai mondiale ha toccato tutti, in particolare modo i giovani ambiziosi che sognano in grande di arrivare a vestire la maglia azzurra. Per quel che concerne questo argomento Saporetti ha le idee chiare:
“Spero che per i giovani quello che è successo sia un campanello d’allarme anche per i direttori, i quali devono capire che si può puntare sui giovani italiani”
La scelta del più bel gol dei 25 realizzati
Si fa fatica a scegliere il gol più bello dei numerosi realizzati da Simone Saporetti, l’esterno quest’anno ha saputo regalare realizzazioni uniche:
“Ogni volta scherzo con la mia famiglia e speriamo che ce ne sia sempre uno più bello. Non è semplice scegliere perchè quest’anno me ne sono usciti di belli, fra tutti metto in cima quello realizzato con il Prato realizzato nel girone d’andata – ha proseguito Saporetti – non ho un’esultanza, alzo le braccia a ogni gol come Ronaldo il fenomeno”
Giovane si, ma già parla come se fosse un veterano. Risponde così alla domanda del giocatore con il quale si trova meglio in campo:
“Il campionato di serie D ha molti obblighi sui giovani di conseguenza mi farebbe piacere fare un elogio a Grazioli terzino destro 2002 è molto bravo, si applica tantissimo, ascolta molto e gioca dal mio lato, me lo ritrovo sempre vicino perchè si sovrappone continuamente, mi trovo molto bene a giocare con lui”
L’idolo Messi e l’accostamento a Dybala
Il calcio è fatto di storie, racconti, idoli, ognuno ha il suo. L’idolo del protagonista della straordinaria stagione con il Ravenna è Messi per gli altri non manca la somiglianza con Dybala. L’accostamento nasce dalla sua naturale tecnica legata al suo piede mancino:
“Mi ispiro a Messi, essendo mancino, sono nato con lui come tanti ragazzi della mia età, stiamo parlando di qualcosa fuori dal normale impossibile da imitare. Mi hanno accostato diverse volte a Dybala per il mio modo di stare in campo, tanti compagni, tanti amici, tanti allenatori mi hanno sempre avvicinato a lui”
Futuro
La domanda sul suo futuro non poteva non venire fuori, l’esterno mancino fa gola a diversi club professionistici, il suo profilo è sulla bocca di tutti ma lui non si interessa momentaneamente , attualmente non apre le porte al futuro per rispetto della sua società e del suo Ravenna che gli ha permesso di esplodere durante quest’annata:
“Noi vogliamo finire il campionato nel migliore dei modi, nel calcio le ultime partite sono quelle che si ricordano tutti. Io ho la testa solo al Ravenna, ci credo molto, voglio fare di più, continuerò con questa mentalità qui. Le voci escono come escono le notizie ma io non do molta importanza, voglio finire il campionato nel modo giusto”
Saporetti non vuole fermarsi davanti ai suoi obiettivi, il suo mancino gli da ragione.
A cura di Celestino Casedonte