Da Câmara De Lobos a Cassino, con tanta forza e tantissima volontà d’animo. Classe 1998, Léo Abreu in carriera ha già un interessante percorso alle spalle. Dalle giovanili del Madeira e del Bari al Monterosi, per poi proseguire con Matese, Giugliano, Team Altamura, Flaminia e Campobasso, per giungere al suo ruolo attuale di attaccante del Cassino.
Josè Léonardo Santos Abreu, più comunemente conosciuto come Léo Abreu, ha iniziato la sua carriera nel calcio italiano nella stagione 2018/19 in Serie D. Non ha mai abbandonato la Lega Dilettanti, conoscendo negli anni diverse realtà di quest’ultima, in particolar modo quella del Cassino, squadra d’esordio per l’attaccante portoghese, nonché società da cui è poi tornato anni dopo, nel 2019 e nell’attuale stagione 2023/24.
Oltre alla realtà del Lazio, però, Léo Abreu è entrato in stretto contatto anche con il Flaminia Civitacastellana, squadra che ha visto la sua permanenza in campo per due campionati consecutivi, e in cui ha segnato ben 8 gol in quello svoltosi due anni fa.
Tuttavia, non ha nulla a che vedere con ciò che è accaduto negli anni successivi. Dopo una partenza stagionale con il Campobasso non particolarmente clamorosa, con solo un gol e 11 presenze, Abreu è, ora, diventato il marcatore principale dei biancoazzurri: 12 gol in 18 gare in neanche cinque mesi. L’attaccante portoghese ricopre uno dei ruoli principali nella squadra di Antonio Imperio Carcione e, attualmente, vanta la collezione di 40 reti, con oltre 30 presenze nel Flaminia Civitacastellana.
Léo Abreu è un attaccante moderno: ha delle caratteristiche che gli consentono di eccellere nei fondamentali tipici di una prima punta, molto incisivo nel gioco aereo, dotato di opportunismo e rapidità d’esecuzione. Tecnicamente dotato come vuole la tradizione portoghese, ha capacità di possesso palla e tecnica individuale interessanti che lo rendono completo. Già dalle prime dichiarazioni che ha rilasciato nello scorso luglio 2023 è emerso il suo amore per la città di Cassino: “Conoscevo questa piazza. Quando giocavo nel suo stesso girone in Serie D, già da allora, ne sono rimasto affascinato, perciò come ho ricevuto la proposta, non ci ho pensato due volte ad accettare. Per me è un onore”.