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Acireale, aggredito un giovane calciatore

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E’ aggredito in campo da un avversario, un giovane calciatore dell’Acireale finisce all’ospedale in gravi condizioni. E’ successo allo stadio “Buonaiuto” di Mascalucia, nella città metropolitana di Catania, durante la partita Katane-Acireale valida per il campionato Allievi regionali Sicilia.

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I fatti

Nel corso di una rissa tra le due squadreun ragazzo ospite è stato brutalmente aggredito, venendo preso a calci anche quando era a terra dolorante.

Fortunatamente il calciatore, soprannominato “Gabo”, non è in pericolo di vita, anche se le sue condizioni di salute restano gravi.

La vicinanza dell’Acireale

L’Acireale ha scritto un post di vicinanza verso il suo tesserato sui propri canali social. “Nello sport – si legge nella nota – ed in particolare nel settore giovanile i risultati sono solo l’ultima delle priorità: a essi vengono prima i valori di rispetto, educazione sportiva e senso civico. Con grande rammarico per quanto accaduto, l’intera società porge al giovane calciatore i migliori auguri di pronta guarigione!”.

Il giovane calciatore aggredito ha apprezzato il post di vicinanza della società, aggiungendo una reazione sul post della società. I suoi compagni, inoltre, sono scesi in campo con una maglietta con scritto “Gabo riprenditi”, mostrandola nel corso di una sfida successiva.

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La condanna del Katane

Anche il Katane ha commentato il gesto, condannandolo con un lungo post su Facebook: “Esprimiamo – si legge – una secca e profonda condanna circa il comportamento del nostro tesserato, stigmatizzando ogni forma di violenza che si traduca in atti incivili e prevaricatori, per nulla inclini al nostro modus operandi, in una società che ha sempre operato con la massima lealtà e cultura sportiva. Sin da subito, con il nostro presidente Riolo in testa, abbiamo prestato immediata vicinanza al ragazzo colpito e alla sua famiglia, assicurandoci le curie necessarie, un intervento immediato del servizio di ambulanza e ripetute rassicurazioni circa il suo stato di salute.

Da diverse ore – aggiunge la società di Mascalucia – restiamo però inermi e increduli dinnanzi al processo mediatico che ha già condannato la società, rea, secondo diffusa opinione, di negligenza o superficialità circa l’accaduto. La Katane non accetta lezioni di stile ed educazione, pur prendendo le distanze dal gesto in sé, ribadendo l’enorme lavoro quotidiano svolto da tecnici e dirigenti al fianco di centinaia di giovani, mossi dai migliori intenti e obiettivi”.

Dal 2012 ad oggi – si legge in conclusione – la Katane Soccer si è sempre distinta, in campo e fuori, per cultura sportiva ed educazione. Ancor prima che crescere futuri talenti, è prioritario formare uomini e ragazzi che possano inserirsi nel tessuto sociale. Una missione che ogni giorno svolgiamo con grande dedizione e serietà. Questa non si fermerà anche dinnanzi ad un singolo episodio deprecabile e condannabile da cui la società manifesta sentito e profondo rammarico”.