Acireale, Di Mauro sulla contestazione: “Qui non si tratta di sport, sono andati ben oltre, oltre la civiltà”
Le parole del presidente dell’Acireale Di Mauro in seguito alla pesante contestazione dei tifosi granata.
Inizio di stagione shock per l’Acireale che continua a vivere una profonda crisi di risultati. Undici punti conquistati in 13 partite, frutto di 3 vittorie, 2 pareggi e 8 sconfitte. Il club siciliano non riesce in alcun modo a migliorare il proprio piazzamento e dunque a uscire dalla zona più calda della classifica del girone I, nonostante la clamorosa vittoria con la corazzata Vibonese.
La sconfitta nell’ultima gara contro il Nissa per 2-1 ha suscitato l’ira dei tifosi che durante e al termine della partita hanno rivolto cori mirati al presidente Giovanni Di Mauro.
Quest’ultimo, dopo l’accaduto, ha rilasciato alcune dichiarazioni mostrandosi estremamente ferito da questa posizione della tifoseria e accusandola di non star dando il giusto sostegno alla squadra.
“La tifoseria organizzata ha deliberatamente scelto di abbandonare la squadra in questa stagione, in nome di una guerra ad personam nei miei confronti, nonostante ben prima dell’avvio del campionato avessi pubblicamente chiesto un incontro con loro” – ha spiegato il presidente del club siciliano.
Acireale, Di Mauro: “Grande amarezza per il triste spettacolo che questa gente sta mostrando al mondo del calcio”
Al termine della sconfitta contro il Nissa, il presidente dell’Acireale Giovanni Di Mauro ha rivolto alcune dichiarazioni alla tifoseria organizzata acese in seguito alla dura contestazione degli ultimi giorni: “Qui non si tratta di sport, non più”.
Di Mauro ha poi continuato: “Non metto minimamente in discussione in fatto che si possa contestare una gestione societaria o una gestione tecnica, è legittimo, fa parte del calcio da ormai molto tempo, ma qui il discorso è un altro: non solo si sconfessa il credo stesso del tifoso, che durante la partita appoggia incondizionatamente chi sta in campo per poi eventualmente mostrare il risentimento dopo i novanta minuti, ma dal punto di vista umano è stato superato ogni limite”.
Il presidente del club siciliano ha concluso mandando un messaggio anche alla restante parte dei tifosi granata: “L’unica cosa che viene fuori da un simile comportamento è il danno alla squadra, alla stagione, all’immagine gloriosa di questa Società. Acireale non è solo una parte, Acireale è tutta la città, è tutti i tifosi, ed è di tutti quelli che la amano incondizionatamente. Amare dettando condizioni non è amare”.