Acireale, in fase di definizione i lavori del Tupparello
Dopo circa un anno e mezzo di indisponibilità, l’Acireale inizia a vedere la possibilità di poter rigiocare le proprie partite casalinghe al Tupparello. È ormai dall’inizio della stagione 2021/2022 che i granata sono costretti a giocare le proprie gare interne al “Comunale” di Aci Sant’Antonio.
L’impianto di Aci Sant’Antonio può ospitare solamente mille spettatori, una capienza minima rispetto agli oltre ottomila posti disponibili del Tupparello. Una differenza di pubblico quindi notevole che sicuramente influisce sia sui risultati in campo della squadra, sia sulle casse della società.
Acireale, la storia del Tupparello
Lo stadio “Aci e Galatea“, noto a tutti con il nome di Tupparello, venne edificato nei primi anni settanta, e dalla stagione 1993/1994, dopo la ristrutturazione, ospita le partite interne dell’Acireale. La prima partita nell’impianto rinnovato fu il match di Coppa Italia tra Acireale ed Ascoli terminato 1-0 per i marchigiani.
La prima stagione al Tupparello coincise con la prima partecipazione dei granata alla Serie B. L’Acireale riuscì a salvarsi per un’altra stagione, fino alla retrocessione nel 1995. Prima dei lavori di questi ultimi anni, l’impianto era stato ristrutturato l’ultima volta nel 2007.
La stagione dei granata
Nonostante la distanza dal proprio stadio di casa, l’Acireale è riuscito a salvarsi e giocherà la Serie D anche la prossima stagione, sperando di ritrovare il Tupparello. La formazione di Giovanni Ignoffo è riuscita a mantenere la categoria grazie ai 41 punti ottenuti in 34 partite. La squadra siciliana, inizialmente allenata dall’ex calciatore Giovanni Marchese, è partita male in campionato. Dopo un pareggio e due sconfitte nelle prime tre gare infatti la società decide di esonerare Marchese.
Al suo posto sulla panchina acese arrivò Massimo Costantino. Anche con l’allenatore ex Messina, però, il rapporto durò poco. Alla fine del girone di andata, infatti, la società decise di esonerarlo e di affidare la squadra a Giovanni Ignoffo. Tra alti e bassi, l’ex allenatore di Avellino e Siracusa è riuscito a traghettare i granata fino alla salvezza. Alla fine, lo score degli acesi in tutto il campionato recita 10 vittorie, 11 pareggi e 13 sconfitte. Non certo un risultato ottimale, ma sufficiente per evitare la retrocessione. Adesso la società sta già pensando a come migliorare la squadra in vista del prossimo campionato, con la speranza ovviamente di poter tornare a giocare al Tupparello.