Acireale, parla l’ex co-presidente Enrico Strano: “Il mio è stato un atto d’amore”
Torna a parlare l’ex co-presidente dell’Acireale Enrico Strano dopo l’addio dello scorso luglio
Le varie divergenze fra la società e ormai l’ex co-presidente dell’Acireale hanno portato Enrico Strano ad allontanarsi dal progetto societario mettendo a disposizione in maniera gratuita le sue quote.
Dopo il caos generato nell’ultimo mese nell’ambiente l’ex co-presidente è tornato a parlare rilasciando delle dichiarazioni tramite il suo profilo social. Nel frattempo l’Acireale, dopo i vari addii, si sta preparando per l’inizio del campionato.
Acireale, le dichiarazioni di Enrico Strano
“Premetto che avevo deciso di non alimentare più questa triste situazione di continui batti e ribatti, ma mi vedo costretto, viste le ultime dichiarazioni a dover chiarire dal mio punto di vista quello che è realmente accaduto, soprattutto dopo aver sentito, purtroppo, false dichiarazioni e mai un atteggiamento di chi deve assumersi anche le proprie responsabilità.
Lo faccio per spiegare a tutta la città (visto che fino allo scorso mese ero attivamente co presidente dell’Acireale Calcio) quali sono le vere motivazioni che mi hanno spinto a prendere questa decisione analizzando 2 punti, in cui sono stato citato nel discorso tenuto dal Presidente Di Mauro di giorno 12 agosto 2024.
Nel primo punto il presidente Di Mauro dice che era mia volontà voler abbandonare la società già a dicembre: Mi chiedo dunque come mai decido, di comune accordo, di rinforzare la squadra aumentando il budget prestabilito, decisione che ci porterà poi grazie all’impegno di tutti, squadra e staff , a raggiungere un obiettivo non prefissato ad inizio campionato ovvero i play off. Di certo non è l’atteggiamento di chi vuole tirarsi fuori dal progetto“.
Inoltre a fine campionato, dopo svariati incontri e riunioni, decidiamo di comune accordo, insieme anche al Direttore Generale, di salutare il Direttore sportivo e il Mister all’epoca dei fatti in carica, per riaprire un nuovo ciclo e chiudere l’accordo con i signori e grandi uomini Meli e Facciolo, i quali ritenevamo all’altezza di ricoprire queste cariche facendo partire il progetto che entro due anni ci avrebbe portato a lottare e cercare di vincere il campionato sperando di raggiungere un obiettivo che la città merita e aspetta da tempo“.
“Il mio è stato un atto di amore per questa squadra”
“A tal punto dopo quella famosa sera del 1° luglio, dove con il suo atteggiamento non affatto professionale e non rispettoso nei confronti dei presenti, (cosa che comunque andava avanti già da tempo) ha continuato ad andare oltre a ciò che sono le reali competenze a cui un presidente deve attenersi e dunque insieme, tutti, abbiamo deciso di andarcene, ovvero io, Savanarola, Meli.
Facciolo (seppur non presente) Cicirello ed un famoso main sponsor. Dunque finalmente aveva raggiunto il suo scopo e il suo progetto poteva partire, come poi di fatto è andato, senza intoppi e come voleva lui. Ma nonostante tutto io da vero uomo, acese, da persona leale, corretta e seria (come anche affermato in altri comunicati e conferenze, non da me) decido di fare l’ennesimo atto d’amore.
Perché di questo si tratta, ripeto, ATTO D’AMORE, iscrivendo la squadra in maniera massiccia e dando pure un contributo per la stagione 2024/2025. Ho deciso di gestire l’Acireale calcio per amore della maglia per la gente e per la passione che mi lega a questo sport perché anch’io come loro ho un sogno quello di rivederci in altri palcoscenici e sono davvero dispiaciuto di essere uscito così ma purtroppo non ho avuto altra scelta. È stato un vero onore per me ricoprire la figura di Presidente della squadra della mia città“.