Zuppel, potenza e gol nel mito di Ibra: “Feeling speciale con Acireale. Futuro? Non voglio bruciarmi”
Forza fisica, tecnica e tanta, tantissima voglia di (ri)emergere. Classe 2002, Diego Zuppel in carriera ha già conosciuto diverse realtà del calcio italiano. Dalle giovanili del Perugia al record di Arezzo (il più giovane marcatore nella storia del club), quindi Messina e la Serie A appena sfiorata ai tempi dello Spezia di Thiago Motta. “A quell’epoca non ero pronto, è troppo tardi quando ti rendi conto di essere arrivato in una realtà totalmente estranea a ciò che pensavi” – racconta Zuppel del periodo in Liguria ai microfoni di SerieD24.
Adesso, un gol dopo l’altro Diego Zuppel è diventato tra i calciatori di primo piano in questa Serie D, campionato in cui ha letteralmente stregato tutti con la maglia dell’Acireale. Per lui, 12 presenze, 7 gol e la sensazione di essere nel posto giusto al momento giusto. Sul feeling con la piazza acese, l’ex Spezia rivela: “Ad Acireale non mi manca nulla, dal primo istante tutti mi hanno fatto sentire importante e questo ha fatto la differenza. Sono arrivato in Sicilia con tanta fame – prosegue Zuppel – avevo una grande voglia di rivalsa dopo l’occasione fallita a Francavilla”.
Zuppel e l’esperienza al Francavilla: “Non ero lucido”
Arrivato ad Acireale durante il mercato invernale, Diego Zuppel ha trascorso la prima parte di stagione alla Virtus Francavilla, in Serie C. Tante le difficoltà trovate in Puglia dall’attaccante originario di Montepulciano, che ha svoltato la sua stagione una volta raggiunta la Sicilia. “A Francavilla sono arrivato molto tardi, era il 24 agosto” – dichiara Zuppel. “La squadra aveva già fatto il ritiro pre-campionato, io invece non ero pronto fisicamente. Per entrare in una buona condizione ho bisogno di tempo, infatti l’ho raggiunta soltanto a novembre. A quel punto però, le gerarchie in squadra erano ormai chiare”. Poi, prosegue ancora l’attaccante: “Non trovando la giusta condizione fisica ho perso qualcosa anche dal punto di vista mentale. Arrivai lì con grande fame, avevo voglia di sfondare ma non riuscivo a impormi nonostante le tante opportunità che mi sono state concesse anche a gara in corso. Non avevo la giusta lucidità e senza dubbio le colpe sono state anche mie”.
Preso atto della situazione, Zuppel decide di fare un piccolo passo indietro con l’obiettivo di rilanciarsi. “Mi sono guardato dentro, ho pensato di ripartire da una categoria inferiore per cercare di impormi. Perchè Acireale? Avevo diverse proposte da C e D. Mi sono informato tanto e ho scelto questo club per il calore della tifoseria, sapevo fosse in grado di darmi tutto”.
L’impatto ad Acireale: “Non mi aspettavo di fare così bene”
Alla prima presenza con la maglia dell’Acireale, Diego Zuppel trova già il gol (a San Luca). Successivamente, la marcia non si arresta: reti contro Siracusa, Portici, Licata e Sant’Agata tra le altre, tutte nel giro di poche settimane. “Non mi era mai capitato di trovare una continuità del genere. Quando entri in questo loop lo ricerchi sempre ed è la cosa che ti spinge ad andare avanti” – afferma l’attaccante.
Toccati questi ritmi, il ragazzo con la 32 ha catturato l’attenzione dell’intera città. Oggi, ad Acireale chiunque conosce e ferma Zuppel per strada, tantissimi sono i bambini alla ricerca di una foto e l’affetto nei suoi confronti è sempre più in crescendo. Orgoglioso del momento, Zuppel spiega: “Faccio una premessa. Sono sicuro che senza l’esperienza negativa alla Virtus Francavilla tutto ciò non sarebbe accaduto. Sono arrivato ad Acireale con la voglia di spaccare il mondo ed ero gasato da morire alla firma, anche se non mi aspettavo di fare così bene. Con i tifosi c’è un feeling speciale. E’ un qualcosa a cui non sono abituato, non mi era mai successo in carriera. Questo atteggiamento da parte loro mi rende orgoglioso – prosegue l’attaccante dell’Acireale – mi piace e mi carica tanto. Sento la responsabilità ma non mi pesa, loro mi spingono a fare sempre meglio”.
Dei sette gol fin qui realizzati ad Acireale, il più bello è senza dubbio quello al Real Casalnuovo. In un monologo palla al piede, Zuppel inizia a correre dalla propria metà campo e sovrasta fisicamente ogni avversario che si ritrova accanto. A quel punto, lascia partire un mancino di rara potenza dai 25 metri. Risultato? Palla sotto l’incrocio dei pali ed esultanza sotto la Sud, nel cuore della gente (clicca qui per vedere il gol). Diventata virale nel giro di poche ore, Zuppel torna sulla rete in questione: “L’ho rivista parecchie volte, in quel momento non avevo neanche capito ciò che avevo fatto. Ero più basso del solito anche perché eravamo in dieci, dovevo far salire la squadra. È stato un attimo, d’istinto, fortunatamente ho trovato lo spazio giusto”.
Il legame con Cangemi e gli obiettivi personali
Tra i legami più importanti all’interno dello spogliatoio, c’è quello con Alessandro Cangemi. Arrivati entrambi ad Acireale durante la sessione invernale di mercato, Zuppel rivela: “Con Ale il rapporto è davvero stretto, viviamo nella stessa casa. Ci siamo presentati a gennaio, ma sembra di conoscerlo da anni. Lui ha contribuito tanto nella mia crescita – prosegue Zuppel – è un ragazzo splendido e un calciatore dalla grande esperienza. Ha già capito come tirare fuori il meglio da me”.
Sugli obiettivi personali e di squadra per il finale di stagione, Diego Zuppel ha pochi dubbi. “A tutti piacerebbe giocarsi i playoff, è normale. A livello personale spero invece di arrivare in doppia cifra. Preferisco però non pormi limiti, cercheremo di fare il massimo”.
Acireale, Zuppel sul futuro: “Non importa la categoria”
Infine, spazio alle prospettive future. Concentrato nel non fallire nessuna scelta, Diego Zuppel si racconta: “Per me adesso non è importante la categoria. Voglio giocare nel giusto ambiente e trovare ancora continuità, devo stare bene fisicamente e mentalmente” – spiega l’attaccante dell’Acireale. Poi, aggiunge: “Non voglio sbagliare, mi prenderò del tempo per pensare a ciò che può essere il meglio per me e fare tutte le valutazioni del caso. Ho già commesso i miei errori in passato e non voglio più bruciarmi”. Il riferimento, è ancora al suo trascorso allo Spezia: “Quello fu un doppio salto dalla C alla A. Arrivai lì con tante chiacchiere in testa, poi ti accorgi che magari era più corretto aspettare“.
Per il lungo periodo, invece, Zuppel mette nel mirino il livello più alto del calcio italiano. “Dove mi vedo tra cinque anni? Beh, se continuo così mi auguro in Serie A. Avrò tanti momenti difficili, ma voglio davvero arrivare lontano”. In alto, come il suo attuale punto di riferimento Gianluca Scamacca: “Lo seguo molto. Da piccolo il mio esempio era Ibrahimovic, adesso è diventato lui. Lo ammiro e lo osservo, amo il suo modo di giocare” – conclude Zuppel.
Tra sogni e idee abbastanza chiare, l’attaccante si gode il momento. Nel frattempo, l’Acireale continuerà a provare a raggiungere i propri obiettivi anche grazie al suo numero 32: Diego Zuppel, l’uomo giusto al momento giusto.
Si ringrazia Salvo Re (addetto stampa Acireale Calcio) per la preziosa collaborazione