Acunzo: “Vastogirardi trampolino di lancio. Napoli? Sarri non vedeva i giovani…”
Immaginate di giocare nelle giovanili del Napoli. Fatto? Bene… Ora indossate la ‘dieci’, scendete in campo e prefissatevi un obiettivo: esordire con la prima squadra. La storia di Diego Acunzo, centrocampista del Vastogirardi, è andata più o meno così. Già…più o meno: “Occasioni giuste nel momento sbagliato. Sarri impiegava i giovani con il contagocce. Era l’anno dei 91 punti…”.
Acunzo: “Ecco perchè ho scelto Vastogirardi”
Una parabola quasi discendente. Diego ha 25 anni e una carriera davanti. Ripartita, ancora una volta, da Vastogirardi: “È una piccola realtà da cui sono partiti tanti professionisti (l’ultimo Silvio Merkaj del Südtirol, ndr). Ci offre molta visibilità”. Un gradito ritorno dopo le esperienze ad Angri e San Benedetto del Tronto: “Difficile dire di no alla Samb. Peccato per le vicende societarie, tra rimborsi spesa mancati e una situazione poco limpida”.
Quindi l’addio: “A dicembre vado ad Angri ma nemmeno lì è un’esperienza troppo felice. Sono tornato a Vastogirardi per riemergere e tornare ad essere quel giocatore importante che mi reputo“.
Acunzo: “Napoli? Nello spogliatoio ero…come uno di loro”
I sogni di un ragazzo nemmeno ventenne. Lo spogliatoio condiviso con Raúl Albiol, Hamšík, Insigne e non solo: “Io simpatizzo la Roma…ma aver condiviso del tempo con loro è stato strepitoso. Ti facevano sentire come ‘uno di loro’. Peccato non aver esordito in prima squadra”.
Al timone dei campani c’era Maurizio Sarri: “Vedeva poco noi giovani. Parecchi giocatori affermati restavano in panchina, figuriamoci noi più piccoli…”. ‘Non smettere di sognare, solo chi sogna può volare’. “Vorrei arrivare più in alto possibile. Tutto passa attraverso il lavoro“. Il suo obiettivo, Vastogirardi e le meritate vacanze natalizie: “Ora la salvezza, al resto penserò più tardi”.