Afragolese, il presidente Niutta lascia e azzera le cariche dirigenziali

È accaduto di nuovo: Raffaele Niutta, presidente dell’Afragolese, dopo la decisione di lasciare il posto di numero uno del club campano, ha anche azzerato (di nuovo) le cariche dirigenziali della società. Questo in attesa di capire quali saranno i futuri proprietari della squadra e chi darà seguito alle speranze di Afragola.

Niutta lascia l’Afragolese e azzera le cariche dirigenziali

La decisione presa dall’ormai ex presidente, che ha lasciato l’incarico con un lungo messaggio video pubblicato sui canali ufficiali, è stata diramata con un comunicato. “L’Afragolese 1944 comunica a tutti gli organi di informazione ed ai propri tifosi, di aver azzerato tutte le cariche dirigenziali che componevano l’organigramma societario rossoblù. Ad eccezione di esse, rimarranno attive fino al termine della stagione calcistica attuale, le figure operative sul campo”.

Le parole di addio di Raffaele Niutta

Queste alcune delle dichiarazioni di Raffaele Niutta nel momento dell’addio all’Afragolese: Sono arrivato al limite. Sono stanco e ho bisogno di riposo dal punto di vista calcistico. Ho dato tanto, ma ho ricevuto poco. Mi reputo una persona di cuore, non ho mai guadagnato soldi. Il progetto finirà a giugno perché ci tengo a mantenere tutti gli impegni che ho avuto. Non tornerò allo stadio. Mi sento comunque più rossoblù rispetto ad altri che si spacciano per tifosi”.

“Potrei dire tante cose – continua. Ringrazio tutti i miei amici afragolesi che mi hanno sostenuto in questo progetto. Avevamo una giunta comunale che aveva il piacere di fare sport e sociale, cosa che oggi non c’è. Oggi manca il senso di appartenenza. In questi 5 anni ho fatto anch’io degli errori, ma ho sempre messo la faccia e chiesto scuse. Scuse che però non ho mai ricevuto da chi invece ha offeso me e la mia famiglia. Sono stati toccati argomenti che non mi appartengono. Io vengo dalla strada, ne sono fiero, nessuno mi ha regalato niente. Per l’Afragolese ho speso soldi che neanche in Lega Pro si vedono, ma l’ho fatto col cuore. Ho sempre cercato di fare calcio con gli afragolesi, e ripetutamente ho dovuto cambiare ogni anno perché c’era sempre qualcosa che non andava”.

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Redazione