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Aggressione arbitro in Sicilia, arrivano le sanzioni

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Credits: Imago

Dopo l’aggressione ai danni dell’arbitro in Sicilia, sono arrivate le decisioni del Giudice Sportivo in merito al fatto, sanzionata la squadra e i giocatori che si sono resi protagonisti dello scontro in campo

Dopo una domenica incredibile, culminata con un’aggressione ai danni dell’arbitro diciannovenne Diego Alfonzetti della sezione di Acireale, sono arrivate le decisioni in merito al fatto che ha fatto il giro dei notiziari italiani.

La squadra protagonista, la RSC Riposto è stata esclusa dal campionato Under 17 per la stagione 2025-2026 e multata con un’ammenda di 500 euro. Pene ancora più pesanti per i calciatori coinvolti nell’aggressione.

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Infatti, Sergio Rapisarda, Fabio Arcidiacono, Matteo Mancini, Mario Messina, Gabriel Pagano, Matteo Finocchiaro, Matteo Treffiletti, Simone Alfio Rosa e Mattia Sebastiano Cucè sono stati squalificati fino al 5 aprile 2030, con preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della FIGC. Mentre, fino al 5 Aprile 2028 Alessandro Dilettoso. Sanzioni pesanti, quindi, per i protagonisti dell’aggressione che ha fatto il giro del web scatenando indignazione negli occhi di chi l’ha vista.

L’allenatore, Maurizio Anastasi e il dirigente Rosario Previti sono stati sospesi fino a giugno 2025. Una sanzione che ha una durata più breve perché i due hanno collaborato alla difesa dell’arbitro dall’aggressione.

RSC Riposto, la mano pesante del Giudice Sportivo dopo l’aggressione dell’arbitro: le sanzioni

Diego Alfonzetti, l’arbitro diciannovenne della sezione di Acireale, è stato aggredito con calci e pugni al fischio finale dai calciatori della RSC Riposto. Fondamentale, poi l’intervento dei carabinieri che sono riusciti a sedare la rissa e a mettere in sicurezza il ragazzo.

Era facilmente intuibile che le sanzioni del Giudice Sportivo sarebbero arrivate e che sarebbero state importanti. Nell’emanazione del dispositivo, infatti, è stata decisiva la visione di quelle immagini così cruente nei confronti di un ragazzo di venti anni. Le sanzioni rappresentano un monito, quindi, affinché ciò non si ripeta più.