L’Akragas si presenta, Deni: “Le migliori parole sono i fatti”

Mattinata di presentazioni quella tenuta dall’Akragas che, nelle scorse ore, ha reso note la figura del Direttore Generale, Graziano Strano, e del nuovo responsabile dell’area tecnica Santo Russo. “Le migliori parole sono i fatti”, ha dichiarato il Presidente Giuseppe Deni. Andiamo a leggere quindi le parole dei protagonisti.

Akragas, Deni: “Voglio il professionismo”

“Questa mattina abbiamo presentato il nuovo staff. I programmi lasciano il tempo che trovano, vogliamo un’Akragas giovane, composta da campioni – afferma Deni – . In arrivo giovani dall’Imolese? Tutto dipende dall’area tecnica. Avendo ottimi rapporti con la nuova proprietà del club credo che ciò sarà possibile”.

Gli ex giocatori, nello specifico gli artefici della promozione in Serie D. “Sono giocatori importanti, rimarranno nel mio cuore. Sono figure con cui stiamo parlando, poi si vedrà. Tifosi? Non li ho mai delusi, anche questa volta sarà così. Voglio il professionismo, Agrigento lo merita”.

Marco Coppa: “Ringrazio il Presidente. Il mio calcio…”

Nei giorni scorsi, inoltre, il club ha annunciato l’arrivo di Marco Coppa sulla panchina. “Agrigento credo rappresenti per tutti qualcosa di importante. Per me è un onore essere allenatore di questa città”. Classe ’78, nativo di Catania, Coppa è reduce dall’esperienza in Eccellenza con il Taormina. “L’obiettivo è quello di fare il meglio possibile. Tengo a ringraziare il Presidente e tutta la società che mi hanno voluto fortemente qui, spero di ripagare la fiducia”.

Curriculum importante per lui: Atletico Catania, Paternò e Biancavilla in Serie D – dove ha anche ricoperto il ruolo di Direttore tecnico – solo per citarne alcune. “Sono un allenatore equilibrato, né moderno né antico. Mi piace la qualità, prima di tutto. Ho una mia idea di calcio ma è presto per parlare di ciò. I risultati, infatti, sono più importanti della qualità del gioco. I tifosi? Da quando sono stato ufficializzato, mi hanno riempito di messaggi. Mi sono innamorato di loro”. Un’ultima battuta, infine, sul campionato. “La Serie D credo sarà più difficile. Non c’è il Catania, ma ci sarà battaglia”.

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Redazione