Akragas, Deni sul bando: “Così non siamo interessati. Il futuro del club è nebuloso”

Ci viene da pensare di essere stati presi in giro e di essere vittime di uno scherzo“. Questa una delle frasi iniziali della risposta del co-patron dell’Akragas Giuseppe Deni al bando per la gestione dello stadio “Esseneto” pubblicato dal Comune di Agrigento. Il bando prevede un affidamento per cinque anni e che le spese di manutenzione straordinaria siano a carico dell’affidatario. Due situazioni che alla società biancazzurra non vanno bene.

Come sottolineato nel suo commento dal dirigente agrigentino, a queste condizioni l’Akragas non parteciperà al bando. Il club siciliano, come scritto nella nota, si auspica che il comune ritiri il bando e applichi le modifiche richieste dalla società.

Akragas, Deni: “Il bando fatto così penalizza chiunque voglia concorrere per l’aggiudicazione”

Come a Milano, Roma e Firenze, anche ad Agrigento la questione stadio è un tema di dibattito fra la società cittadina e l’amministrazione comunale. Il Comune di Agrigento ha emesso un bando per la gestione dello stadio “Esseneto“. Poco dopo la sua pubblicazione è arrivata la risposta del dirigente biancazzurro Giuseppe Deni. Il co-patron dell’Akragas si è detto amareggiato e ha annunciato che a queste condizioni il club non parteciperà al bando. “Dopo aver letto e riletto con attenzione le carte, la nostra soddisfazione per la pubblicazione del bando è andata a farsi benedire. La nostra idea è totalmente cambiata e siamo molto amareggiati. Ci viene da pensare di essere stati presi in giro e di essere vittime di uno scherzo. Ci dispiace dirlo ma si tratta di una bocciatura senza appello e che al momento esclude una possibile partecipazione dell’Akragas al bando di evidenza pubblica del Comune. Il bando contiene tante incongruenze, molte cose non ci convincono“.

L’ex presidente dell’Imolese e attuale presidente dell’Akragas, Giuseppe Deni

Continua il dirigente dei giganti. “Si tratta di un’articolazione a mio giudizio vergognosa. Il bando prevede anche che chi si aggiudica la gara deve pensare alle opere di manutenzione straordinaria. Il conduttore fa la manutenzione ordinaria, ma la straordinaria spetta al proprietario. C’è un regolamento comunale che prevede che le concessioni possono essere estese fino a 15 anni se chi ha in affidamento l’impianto realizza dei lavori. Serve a far sì che si rientri dall’investimento. Qui invece e non si capisce perché non è previsto. Se dovessi fare un intervento straordinario, come ad esempio il rifacimento del manto erboso, dopo 5 anni dovrei lasciarlo? Così recita il regolamento comunale. Il bando fatto così penalizza chiunque voglia concorrere per l’aggiudicazione. E’ un insulto all’intelligenza delle persone. Al momento noi paghiamo 50 euro per gli allenamenti, e 250 euro per le partite, ma le utenze le paga il Comune. Adesso il bando è strutturato diversamente e non c’è solo la questione del canone da 1500 euro al mese“.

“Speriamo che il comune si renda conto che questo bando è pura follia”

Deni chiarisce poi come l’Akragas per partecipare al bando chiede almeno tre modifiche. “L’Akragas non è interessata a questo bando così come è. La Società chiede tre semplici modifiche a cominciare dal fatto che non dobbiamo chiedere alcuna autorizzazione se non quelle previste dalla legge. Non è possibile che per ogni attività ci debba essere una autorizzazione del Comune. Poi c’è la questione delle opere di manutenzione straordinaria che devono essere, come è normale che sia, a carico del Comune. L’Akragas è disponibile ad accollarsi quelle di ordinaria amministrazione. Il terzo punto è la durata: ogni intervento a spese della società deve allungare proporzionalmente il periodo di concessione come previsto da regolamento comunale“.

Infine il dirigente biancazzurro chiude con un appello all’amministrazione comunale di Agrigento. “Poi ci sono alcuni aspetti che mi fanno sorridere. Ad esempio è previsto che ci siano giorni di chiusura obbligatoria in alcuni giorni festivi. Se la lega mi chiede di giocare il 6 gennaio che gli dico? Non posso aprire lo stadio? Poi chiedono obbligo di tenere aperto lo stadio dalle 10 alle 13. Ma per fare cosa? Se il bando non cambia noi non siamo interessati. Mi spiace dirlo ma così il futuro dell’Akragas diventa nebuloso. Speriamo che il comune si renda conto che questo bando è pura follia. Se il comune ritira bando e fa le modifiche siamo pronti a rivedere le nostre posizioni. Altrimenti non siamo interessati“.

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Redazione