Akragas, Lala: “Il Comune pubblichi un nuovo bando per lo stadio Esseneto”
“Volevamo consolidarci in Serie D, credo che raggiungeremo l’obiettivo”: parola di Roberta Lala, presidente dell’Akragas. “Ma adesso serve anche programmazione. E per fare ciò, spero che il comune pubblichi un nuovo bando al quale noi possiamo partecipare”. Il discorso è inerente allo stadio Esseneto, casa dei ‘Giganti’.
Akragas, ritirato il bando: la risposta del club
Ma qual è la situazione inerente allo stadio Esseneto? Come riportato dall’Akragas nei giorni scorsi, infatti, è stato ritirato il bando. Quindi la risposta della società, nella figura del vice presidente Carmelo Callari. “Sulla prima lettura del bando precedente erano sorti dei dubbi e delle perplessità. Dubbi che erano stati in parte alleviati dal confronto fattivo con la stessa amministrazione – recita una prima parte del comunicato – Oggi più che mai si è convinti sulla volontà che il Comune voglia affidare la gestione dello stadio a società sportive che ne hanno le caratteristiche per partecipare, tra le quali si annovera l’Akragas, oggi orgoglio degli sportivi agrigentini.
Se il nuovo bando servirà a chiarire taluni aspetti e prolunghi la durata della gestione che ben venga, per le ovvie ragioni che gli investimenti sulla struttura effettuati dalla società sportiva possano essere ammortizzati in un periodo maggiore”.
Akragas, la stagione dei ‘Giganti’: tutti i numeri
Consolidarsi in Serie D. Era questo l’obiettivo dell’Akragas a inizio stagione. E dopo 30 giornate, può dire di esserci riuscito. La formazione di Coppa, infatti, occupa l’undicesimo posto nel girone I con 38 punti. Sono 11 le vittorie, seguite dai 5 pareggi e le 14 sconfitte. “Sono soddisfatto del campionato dei nostri giganti” ha detto Giuseppe Lo Presti, direttore tecnico del club.
Un lavoro ben fatto. Frutto di tanta organizzazione e competenza. A partire dall’allenatore Marco Coppa che “Ha svolto un grande lavoro tecnico e umano. E della squadra, che ha lottato in ogni partita. Felice anche per Litteri – aggiunge Lo Presti – Su cui ho creduto fortemente“.