E’ il Licata ad aggiudicarsi il sentito derby con l’Akragas. Una vittoria pesante degli uomini di Pippo Romano che vincono con tre reti di scarto (1-4) in trasferta all’Esseneto di Agrigento. Grande partita dei gialloblù che, oltre alle quattro reti, hanno sempre dato l’impressione di essere pericolosi in ogni ripartenza.
Un derby atteso dieci anni da entrambe le piazze, portato a casa dal Licata che, almeno inizialmente, pareva dovesse far a meno dei propri tifosi. Tuttavia, al contrario di quanto inizialmente trapelato, la trasferta è stata limitata a 150 sostenitori gialloblu che hanno spinto la squadra per tutti i novanta minuti dal settore ospiti.
Tre gol su quattro sono arrivati da ex giocatori dell’Akragas: Rotulo, Cappello e Minacori. Il primo, nato e cresciuto ad Agrigento, non ha esultato in occasione del gol e si è anche scusato con la tribuna. Gesto apprezzato almeno da una parte di tifosi agrigentini presenti nel settore che, al momento dell’uscita del giocatore dal campo, hanno ricambiato con degli applausi. Minacori, invece, è tra i protagonisti assoluti della partita. Al rientro da titolare torna a casa con un gol, un assist e un rigore procurato. Prestazione opaca da parte dell’Akragas, dal quale ci si aspettava qualcosa in più dopo l’ottima partenza nelle due partite di Coppa Italia che hanno preceduto l’esordio in Coppa Italia.
“Voglio chiedere scusa a tutti i tifosi. Abbiamo perso il derby con il Licata all’esordio in campionato e so quanto pesi per loro“. Coppa, allenatore dell’Akragas, ha aperto così la conferenza stampa post partita. “Non ci aspettavamo di perdere con questo punteggio, che reputo assolutamente falso rispetto a quanto visto in campo. Fino al loro 0-2 c’era soltanto una squadra in campo, l’altra guardava e basta. La verità è che ci siamo fatti sorprendere da alcune loro ripartenze“.
L’allenatore ha poi affermato: “Cosa non ha funzionato? Solo non esser riusciti a sbloccare la partita sullo 0-0 o quanto meno recuperarla sullo 0-1, quando eravamo ancora noi ad avere il pallino del gioco. Andare negli spogliatoi sotto di due gol all’intervallo ci ha spezzato le gambe. Adesso bisogna ricominciare a lavorare come abbiamo fatto fino ad oggi. Il Licata è una squadra che si conosce da più anni. Noi stiamo insieme da poco tempo ed esprimiamo un buon calcio“.