Akragas, parla il presidente Deni: “La nostra collocazione naturale è la Serie B”
Akragas, il presidente Giuseppe Deni conferma il suo impegno per il club e annuncia le sue ambizioni per il prossimo campionato di Serie D. Nella conferenza stampa di oggi, sabato 3 giugno, l’ex proprietario dell’Imolese ha parlato di diversi temi intorno al calcio ad Agrigento.
Deni e l’Akragas: “Vogliamo raggiungere i campionati professionistici”
Le ambizioni di Deni sono altissime. “Mi dedicherò all’Akragas – ha spiegato – a tempo pieno, come se fosse un lavoro. Voglio mantenere la massima attenzione su questa società, per raggiungere i campionati professionistici nei prossimi anni. Sono un sognatore: credo che la collocazione naturale dell’Akragas sia la Serie B, ma per il momento non voglio fare voli pindarici. Se io riuscirò, però, a coinvolgere gli imprenditori della Provincia di Agrigento, almeno quelli ancora non impegnati nel calcio, credo che potremmo fare un progetto che guardi a prospettive importanti. L’avvocato Rosato rimane socio e ci sarà vicino. È impegnato con alcune cose di natura professionale, ma penso che a breve ritornerà a pieno regime in dirigenza”.
Il rinnovato impegno con la società della sua città presuppone un passaggio di consegne con l’Imolese.“Lascio il club rossoblù – ha annunciato Deni – e cedo le mie quote al direttore sportivo Savini, una persona seria e competente, che è stato procuratore di grandi calciatori. La società resta così in buone mani: mi auguro che possa riportare la squadra nelle posizioni importanti delle passate stagioni”.
La prossima Serie D dell’Akragas
Intanto l’Akragas si prepara ad affrontare il campionato di Serie D 2023-2024, ma non è ancora chiaro chi sarà alla guida della squadra in panchina. “Prima della fine della prossima settimana – annuncia il presidente – avremo le idee chiare sullo staff tecnico. Se l’allenatore Terranova rimane? Bisogna vedere i progetti dell’Akragas e che ha lui: se questi combaciano, Terranova è graditissimo nel club, perché è l’allenatore ideale non solo come tecnico, ma anche come uomo”.
Anche per quanto riguarda i giocatori, Deni è rimasto tra il vago e il possibilista. “Per me potrebbero rimanere tutti – chiarisce -, perché sono stati bravi e sono giocatori di alto profilo. Insieme al futuro staff tecnico, poi, valuteremo se questi atleti rientrino o meno nell’idea di calcio che vuole sviluppare l’allenatore. La Serie D è una categoria superiore rispetto all’Eccellenza e ci sono dinamiche diverse”.
La società e il sindaco di Agrigento: “E’ ora di passare dalle parole ai fatti”
Tra i temi toccati dal presidente dell’Akragas, c’è quello riguardante i rapporti con l’amministrazione comunale, guidata dal primo cittadino Miccichè. “Speriamo che il sindaco di questa città – ha spiegato Deni – guardi le immagini delle 5500 persone e in particolare dei bambini che piangevano per le vittorie dell’Akragas. Si renda conto che noi, oltre a far divertire calcisticamente Agrigento, svolgiamo un ruolo altamente sociale. Lo facciamo interessare, inoltre, alle problematiche che ci sono intorno allo stadio e ad altri piccoli aspetti. Rappresenta la città, abbiamo rispetto per lui, però oltre alle parole abbiamo bisogno di fatti”.
A breve, infine, l’Akragas avrà il suo inno, scritto e composto dal musicista Tommy Sinatra. “E’ un grande artista e un grande uomo – ha concluso Deni – . La mia decisione di creare un inno è dipesa da una sua telefonata, in cui mi ha detto: ‘Presidente, non puoi andare via prima che abbia composto l’inno dell’Akragas’. E’ stata una delle ragioni che mi hanno motivato a rimanere in società”.