E’ alla sua terza stagione in Serie D, la seconda consecutiva con l’Alcione Milano: Davide Petito, difensore centrale classe 2002, si racconta. La sua carriera, nonostante la giovane età, è già arricchita di importanti esperienze, su tutte l’opportunità di giocare nel vivaio dell’Inter e calcare i campi del centro sportivo “Giacinto Facchetti”. Il suo percorso in D comincia nel 2020 vestendo la maglia del Varese, oggi avversaria nel Girone B. Obiettivi personali, progettualità del suo attuale club e uno sguardo al passato: tanti i temi trattati nel corso dell’intervista rilasciata per serieD24.com.
Petito è partito subito dal suo impatto con la Serie D, spiegando: “Durante la mia prima stagione in Serie D ho notato subito una differenza abissale con le giovanili, per quanto riguarda l’aspetto mentale. Il calcio, a questi livelli, diventa un lavoro a tutti gli effetti. Non si deve mai staccare la spina e bisogna rimanere sempre concentrati. Personalmente, mi sento di dover migliorare sotto questo aspetto, la concentrazione durante gli allenamenti e nei 90 minuti è fondamentale. Continuità e costanza dovranno diventare i miei punti di forza per potermi migliorare sempre di più”.
In seguito, il giovane difensore si è concentrato sugli obiettivi del suo club all’inizio di questa stagione: “Rispetto allo scorso anno gli obiettivi sono cambiati. Lo scorso campionato, per noi, è stato di transizione e di assestamento: da neopromossa non è semplice adattarsi, fin da subito, a questa categoria ma siamo stati bravi a salvarci senza troppi rischi. Quest’anno, invece, con la conferma dell’allenatore Giovanni Cusatis, di buona parte della rosa e con l’aggiunta di qualche innesto importante, l’obiettivo è quello di raggiungere i playoff. Vogliamo giocarci le nostre carte al meglio. Personalmente sono molto soddisfatto del lavoro della società: ci sentiamo parte di un progetto ambizioso“.
Davide Petito, prima di approdare in Serie D e, successivamente, all’Alcione Milano, ha avuto la possibilità di crescere all’interno di alcuni tra i settori giovanili migliori della Lombardia: Vis Nova Giussano, Inter e Renate. Ecco le sue parole in merito al suo percorso, mettendo in risalto l’opportunità avuta con i nerazzurri.
“E’ stata un’esperienza incredibile. Arrivando da una realtà piccola, ho avuto l’occasione di potermi allenare con mezzi all’avanguardia e con persone molto qualificate. Allenarsi tutti i giorni al fianco di gente come Sebastiano Esposito e Lorenzo Pirola, tra i tanti, mi è servito moltissimo e ho cercato di imparare il più possibile da loro. Più di tutto, ho imparato ad essere versatile: durante questi anni ho cambiato il mio ruolo. Da centrocampista sono passato a terzino e poi difensore centrale. Un giocatore a cui mi ispiro? Direi Alessandro Bastoni dell’Inter: gli piace impostare e spingersi in avanti, mi rivedo molto in lui”.
Petito ha poi fatto anche le proprie considerazioni sulle difficoltà del girone B: “L’anno scorso abbiamo affrontato il Girone D, sarà una novità per noi giocare nel Girone B. Ci sono diverse squadre attrezzate come Varese, Lumezzane e Arconatese, per citarne alcune. Tornare all’Ossola, subito alla prima giornata, sarà una grande emozione: rimarrò sempre legato ai miei vecchi compagni e al club. Allo stesso tempo non vedo l’ora di affrontarli e, se devo essere sincero, speriamo di poterli battere. L’Alcione Milano, se la giocherà a viso aperto contro tutti, fino all’ultima giornata. Daremo il massimo“.
Il 28 arriverà il debutto ufficiale per l’Alcione Milano: “Non vediamo l’ora di cominciare la stagione. Dopo più di un mese di duro lavoro e il ritiro con la squadra ad Arona, speriamo che i nostri sforzi vengano ripagati con una vittoria. Siamo pronti, finalmente si torna in campo”.
Non solo gli obiettivi di squadra, per Petito ci sono anche gli obiettivi personali: “I miei obiettivi coincidono con quelli della squadra, ovvero disputare un campionato di vertice. Mi sento migliorato e più sicuro dei miei mezzi. C’è una sana competizione che fa bene a tutto il gruppo: personalmente sto lavorando ogni giorno duramente per potermi ritagliare il mio spazio il più possibile. La priorità, però, rimane l’obiettivo della squadra.
“Sono ancora giovane e ho ancora tempo di migliorarmi. La scorsa stagione, dopo un buon inizio, mi sono dovuto fermare a causa di diversi infortuni ma quest’anno sono determinato a dare il massimo per l’Alcione e raggiungere i playoff. Spero ancora di poter entrare nel professionismo, non lo nascondo, ma, ad oggi, sono concentrato al 100% per togliermi qualche soddisfazione con la maglia “orange”.
A cura di Lorenzo Bloise