Dopo una caldissima estate che l’ha vista protagonista nel “caos ripescaggi”, la terza squadra del capoluogo lombardo punta alla promozione diretta: il focus sull’Alcione Milano, capolista del girone A
Dopo aver raggiunto uno storico secondo posto nel Girone B dello scorso anno, e aver disputato e vinto i play off di Serie D, ai lombardi è stata negata la possibilità di raggiungere il professionismo. Ad avere la meglio infatti, è stata la Casertana. La storica società milanese ha deciso quindi di ripartire con un progetto solido. L’obiettivo? Conquistare sul campo e dalla “porta principale” la Serie C tanto ambita.
Il campionato è cominciato da sole 7 giornate, ma l’Alcione Milano, con ben 5 vittorie, 1 pareggio e 1 sola sconfitta ha già ampiamente confermato quali sono gli obiettivi stagionali. Una squadra partita con risultati altalenanti, che sembra aver ritrovato la quadra giusta, e l’entusiasmo adatto per affrontare un campionato estenuante. Inutile dire che le somme si tireranno a fine anno, ma i tifosi degli “Orange” per questa stagione possono seriamente sognare ad occhi aperti.
I risultati ottenuti fino ad ora dall’Alcione sono incredibili, visto che parliamo di una realtà che in città viene preceduta da due pilastri del calcio mondiale come Milan ed Inter. Ma tutto ciò che sta raccogliendo oggi il presidente Marcello Montini, è frutto di un progetto basato sull’attenta ricerca ed educazione dei giovani talenti. Basti pensare che dalle file degli “Orange” sono passati alcuni tra i più illustri calciatori professionisti degli ultimi 15 anni. Da Andrea Caracciolo, ex bomber e capitano del Brescia, a Giuseppe Dossena, calciatore di Torino e Sampdoria con anche qualche presenza nella Nazionale maggiore. Tra questi, anche Niccolò Rovella, uno dei talenti italiani emergenti di questi anni, e passato proprio quest’estate dalla Juventus alla Lazio.
Nonostante una storia all’ombra dei due grandi club milanesi, l’Alcione viene ancora oggi considerato come uno dei settori giovanili migliori in Italia. Tutto ciò, ha reso possibile questo progetto che ha come scopo ultimo il raggiungimento storico del Professionismo. Non un’utopia se pensiamo che in Serie A o Serie B ci sono già state altre piccole realtà, come Albinoleffe, Chievo Verona, Gallipoli, con un’idea di calcio molto simile a quella dei lombardi, e che nel corso degli anni sono riuscite a togliersi grandissime soddisfazioni, anche calcando palcoscenici europei come avvenuto per il Sassuolo.
Inoltre, il Centro Sportivo “Kennedy” che oggi ospita tutte le partite casalinghe dell’Alcione Milano, è uno degli impianti più importanti del nostro movimento. Questo stadio infatti, per anni è stata la casa di Inter e Milan, ha visto l’esordio della nazionale italiana e quello di un ancora sconosciuto Giuseppe Meazza, simbolo del calcio milanese.
All’Alcione, ora, non resta che continuare sulla strada intrapresa fino a questo momento. Il tutto, cercando ogni giornata di confermare le certezze di una squadra che è riuscita a prendersi la vetta del girone A grazie alle ultime 3 vittorie consecutive. Successi importanti, arrivati ai danni dell’Alba Calcio, del Ligorna e del Pont Donnaz Hône Arnad Evançon.
La prossima sfida per gli “Orange” sarà contro la Sanremese, squadra in settima posizione in classifica che viene da due risultati utili consecutivi. Una squadra difficile da affrontare, che sicuramente darà del filo da torcere ai ragazzi di Cusatis, che hanno il compito di restare in vetta e far sognare i tifosi.