Alessandro Martinelli, primo capitano del Palermo della rinascita, torna sulle tracce del club rosanero. Domenica l’ex centrocampista ha raggiunto la squadra a Brescia, lì dove gli uomini di Eugenio Corini hanno giocato nel lunch match del Boxing Day di Serie B. “Ieri a Brescia ci ha raggiunto un vecchio amico che Palermo non ha mai dimenticato e mai dimenticherà – ha scritto il club siciliano sui social – Alessandro Martinelli, tra i protagonisti della rinascita in Serie D e per sempre cuore rosanero“. La conferma di un legame che non si è mai spezzato.
Una storia d’amore destinata a durare per sempre quella tra Alessandro Martinelli e il Palermo. I colori di quella maglia sono stampati sul cuore di Martinelli. Nella stagione della rinascita del Palermo, 2019-2020, lui infatti portava al braccio la fascia da capitano. Un salto indietro potrebbero definirlo in molti, date le passate quattro stagioni in Serie B. In realtà lui era uno dei pilastri di quella squadra allenata da Rosario Pergolizzi, con cui ha collezionato ben 25 presenze tra campionato e Coppa Italia.
Nell’estate 2020, però, l’inizio dei problemi. Martinelli non partecipò al ritiro estivo in vista del campionato di Serie C e il 7 settembre il Palermo annunciò lo stop. “Gli esami medici approfonditi a cui nelle ultime settimane si è sottoposto Alessandro Martinelli hanno purtroppo manifestato l’impossibilità di proseguire l’attività agonistica per il calciatore rosanero“. L’ex capitano si dovette fermare per problemi cardiaci. Dopo una pausa durata circa un anno, Martinelli ha ripreso a giocare a livello dilettantistico. Ha scelto la squadra della sua città natale, il Mendrisio, club di quinto livello del campionato svizzero.
La carriera di Alessandro Martinelli inizia in Svizzera, sua terra d’origine, con lo Zurigo U18. Convocato anche in nazionale, vanta però una sola presenza con l’Under 21 contro la Croazia. Durante quella partita si sfidarono alcuni dei protagonisti della nostra Serie A. Infatti, con lui a difendere il centrocampo da giocatori come Brozović e Rebić, c’era Freuler.
Le stagioni successive arriva poi in Italia dove giocherà per gran parte della sua carriera. Tra le magliette indossate ricordiamo quelle di Sampdoria, Modena, Brescia e del Palermo della rinascita.