Dal contratto perso con la SPAL ai 100 gol in D: la storia di Grasjan Aliu
100 gol nelle ultime 6 stagioni di Serie D, in quella in corso ha già timbrato il cartellino 11 volte in 16 occasioni. Grasjan Aliu è più di una certezza della categoria e il Desenzano Calvina se lo gode. Il centravanti originario di Durazzo, che oggi è il nemico numero uno delle difese avversarie, ha alle spalle una storia fatta di resilienza e di una grande opportunità persa… per un contratto. In esclusiva, il suo racconto ai microfoni di SerieD24.
La chiamata della SPAL: una grande occasione sfumata
È la stagione 2010/11 e Grasjan è un giovane prospetto dell’Albignasego. È luglio quando riceve l’importantissima chiamata della SPAL, che vuole portarlo per la prima volta tra i professionisti. C’è però un piccolo scoglio da superare, uno scoglio che sembra insormontabile: “Mi chiama la SPAL, che allora giocava in Serie C1 e decido di firmare un contratto biennale. In quel periodo sono extra-comunitario e non avendo ancora la cittadinanza italiana il contratto non viene accettato dalla Lega. Il mio procuratore, considerato che non avevo mai giocato fuori dall’Italia, prova a mettersi in contatto con la Lega e fa un resoconto della mia situazione. Non avevo la cittadinanza italiana ma non avevo mai giocato all’estero per cui si poteva risolvere la situazione e potevo avere la mia prima volta tra i professionisti”.
Il tempo però passa e Aliu, finito nel frattempo sul taccuino di tantissimi direttori sportivi di Serie D, decide di prendere una decisione: “È fine agosto e la situazione era delineata e sembrava non potessi giocare per la SPAL. Tante squadre in Serie D mi chiamavano e la SPAL, nel frattempo, si era mossa sul mercato trovando altri attaccanti al mio posto. Giustamente non poteva permettersi di aspettare e quindi ho fatto la scelta di rescindere e andare in Serie D ad Este e di riprovarci l’anno dopo: la cittadinanza mi sarebbe arrivata in qualche settimana”.
Una volta firmato il contratto con l’Este e iniziata gli allenamenti con la sua nuova squadra, Aliu riceve una notizia sconcertante: “Dopo aver rescisso il contratto e iniziato la mia nuova avventura, il 20 agosto la Lega accetta il mio tesseramento per la SPAL grazie al lavoro del mio procuratore, che settimane prima aveva esposto il problema. Ormai era troppo tardi perché ero già andato ad Este e non si è più fatto nulla. Ho preso questa decisione perché effettivamente non sapevo che mi avrebbero accettato il contratto perché era fine agosto, il mercato stava chiudendo e i piani erano già stati delineati. La SPAL aveva il sostituto ed io non potevo più aspettare”.
Este, Campodarsego e Adriese: gli infortuni e una vita in doppia cifra
Di qui per il bomber albanese inizia un periodo molto difficile che lo porta a fare i conti con molti infortuni: “La sfortuna ha voluto continuare a giocarmi contro perché una volta andato a Este dopo un paio di partite mi sono rotto il ginocchio sinistro, la stagione successiva dopo essermi ripreso, tempo venti partite e mi sono rotto il ginocchio destro. L’anno dopo una recidiva sul destro mi ha costretto nuovamente allo stop e quindi ho giocato poco, complice la riabilitazione”.
Ma Aliu non si arrende e decide di rimboccarsi le maniche e scende di categoria a caccia di gol: “Dopo il periodo sfortunato decido di ripartire dall’Eccellenza e vado a Campodarsego, dove faccio bene e conquisto la Serie D”. È da qui che nasce un vero e proprio rapace d’area, capace di chiudere in doppia cifra per cinque stagioni consecutive. Con la maglia dell’Adriese, con 24 reti nella stagione 2018/19 raggiunge il suo record personale. L’obiettivo Serie C, però, per Aliu sembra una maledizione e il viaggio si ferma sempre all’ultima fermata, i playoff.
Il passaggio al Trento: reti pesanti e due prime gioie
Nel 2020/21 la chiamata del Trento, con cui conquista finalmente la Serie C. Una piccola grande gioia, però, lo porta a compiere una scelta di vita: “Dopo aver fatto bene diverse stagioni arrivo a Trento con la prospettiva di conquistare la Serie C e di rimanere. Poi nella vita succedono delle cose e la nascita della mia bimba mi ha portato a fare una scelta. Quando è iniziata la preparazione estiva con il Trento per la mia prima stagione in Serie C la piccola aveva un mese e mezzo. Le difficoltà del caso mi hanno portato a scegliere di scendere in Serie D. Il campionato è un po’ meno impegnativo della Serie C, fatta di trasferte più lunghe in periodi brevi”.
La Serie C è però più di un semplice obiettivo per il Desenzano Calvina, che Grasjan sta trascinando nelle zone alte a suon di gol: “L’obiettivo è senza dubbio arrivarci con il Desenzano Calvina, se poi la società volesse tenermi sarebbe diverso e più semplice perché la bimba sarà più grande e rispetto ai primi mesi, che sono stati sicuramente più impegnativi, sarà più gestibile. La stagione sta andando abbastanza bene, l’obiettivo è stare lì davanti e giocarcela fino alla fine. Siamo con altre tre squadre nel giro di tre punti, l’obiettivo è ancora fattibile…”.
Dopo centinaia di gol e numerosi riconoscimenti ricevuti ora la missione è portare i gardesani tra i Professionisti. Tutto è possibile, parola di Grasjan Aliu.
A cura di Simone Schillaci