Altamura, parla l’ex Panarelli: “Realtà importante, merita la Serie C”
L’Altamura è sempre più vicina al traguardo Serie C. Una stagione importante quella dei biancorossi che tra poco, con ogni probabilità, potrà terminare con i festeggiamenti per la meritata promozione. Ai microfoni del Corriere dello Sport – Puglia, è tornato a parlare l’ex allenatore dell’Altamura, Luigi Panarelli. Con lui i murgiani sono tornati in Serie D e adesso, a distanza di qualche anno, sono vicini al salto nei professionisti.
Panarelli: “Altamura? Bravi a gestire i momenti difficili”
Le parole di Luigi Panarelli, ex allenatore dell’Altamura, in un’intervista al Corriere dello Sport – Puglia: “Sette anni fa, con me alla guida, centrava promozione in Serie D. Adesso il club sta per tornare nel professionismo. Quando si ottengono questi risultati vuol dire che si è fatto un gran lavoro sotto tutti i punti di vista. Hanno saputo soffrire, restando tutti uniti. In questa categoria bisogna essere bravi a gestire i momenti difficili, chi lo fa meglio arriva in fondo.
“La programmazione è alla base di tutto. I veterani del club – ha continuato l’ex allenatore del Matera – hanno potenziato la base societaria con l’ingresso di altri imprenditori. Adesso l’Altamura è una realtà importante. Sono migliorati di anno in anno, aggiungendo alla società figure di valore, e adesso sono pronti a fare il salto nei professionisti“.
“Loiodice sposta gli equilibri, ma bravi tutti”
L’Altamura gode di una rosa composta da giocatori di primo livello. Uno su tutti Loiodice, che quest’anno ha deciso di fare il salto di qualità. “Il più decisivo? Sarebbe scontato dire Loiodice“, ha affermato Panarelli. “Lui in questa categoria sposta gli equilibri. Credo però che tutti, dai calciatori allo staff tecnico fino ai magazzinieri, abbiano contribuito in maniera decisiva. Diversi giocatori – come Bolognese e Dipinto – hanno confermato il loro valore, senza dimenticare uomini d’esperienza come Mattera, Lattanzio e Saraniti“.
L’ex allenatore del Matera ha concluso così la sua intervista: “Di Altamura ho un ricordo bello e vincente che difficilmente cancellerò. Lì è terminata la mia carriera da calciatore ed è iniziata quella da allenatore. Per me vale come il mio esordio in A“.