Amantino Mancini e quell’amore mai sbocciato con il Foggia
L’estate del 2019 non ha lasciato un bel ricordo nella mente dei tifosi del Foggia che a giugno, si vedono venire incontro l’ennesimo fallimento societario che costringe il club rossonero a dover ripartire dalla Serie D. La nuova società vede come presidente la figura di Roberto Felleca, il quale nomina come allenatore Amatino Mancini. All’italo-brasiliano viene quindi affidato il difficile compito di riportare il Foggia tra i professionisti. La storia tra l’ex Roma e il club pugliese però dura davvero poco: dopo la prima giornata di campionato infatti, i rossoneri escono sconfitti dalla gara contro il Fasano e la società decide di far allenare la squadra il lunedì seguente alle 6 del mattino. Decisione che, coadiuvata ad alcune divergente tra l’ex giocatore e la dirigenza, porta lo stesso Mancini a presentare le dimissioni.
Il ritorno in patria
Nel settembre del 2020 Mancini torna in patria e viene nominato come allenatore del Villa Nova Atletico Clube. Un club speciale per lui visto che proprio qui, nella stagione 2015/16, appende gli scarpini al chiodo. In questa nuova avventura, l’ex Roma ritrova una una vecchia conoscenza della Serie A: Maicon. Il terzino ex Inter infatti, all’età di 39 anni, decide di mettersi in gioco e firma con il club allenato proprio da Mancini.
Il gol di tacco nel derby
Quando si pensa ad Amantino Mancini, il primo ricordo che viene in mente a qualunque tifoso, è quello straordinario gol di tacco nel derby. E’ il 9 novembre del 2003, Stadio Olimpico in Roma. Il punteggio è fermo sullo 0-0 quando mancano poco meno di 10 minuti alla fine, ma è proprio in questo momento che viene realizzato uno dei gol che segnerà per sempre la storia nei derby della capitale. Il calcio di punizione battuto da Cassano trova l’italo-brasiliano che con un colpo di tacco sopraffino buca Sereni.
A cura di Davide Balestra