I ragazzi dell’Amaranto Castel Guelfo a disposizione della Romagna dopo l’alluvione

Quando accadono catastrofi come quelle degli ultimi giorni in Emilia-Romagna, lo sport passa in secondo piano e diventa una questione sociale molto più grande: lo sanno bene i ragazzi dell’Amaranto Castel Guelfo, una piccola squadra di Castel Guelfo di Bologna. Ha partecipato al campionato di seconda categoria terminando in 11esima posizione. A far parlare di loro, però, non sono le prestazioni in campo, ma molto di più.

I ragazzi dell’Amaranto Castel Guelfo a disposizione della Romagna

L’Amaranto Castel Guelfo rappresenta calcisticamente un piccolo quartiere di poco più di 4.000 abitanti. Le pesanti piogge e i conseguenti fiumi in piena hanno causato pesantissimi danni anche qui: case e strade allagate, feriti, danni in tutta la città. Quello che la regione italiana sta vivendo è davvero un dramma.

Abbiamo visto nelle scorse ore i giocatori del Cesena spalare il fango e svuotare le cantine, aiutando nel miglior modo possibile i soccorsi. Lo sport passa inevitabilmente in secondo piano. Un fantastico esempio per i loro concittadini lo ha dato anche il club di seconda categoria.

Gruppi WhatsApp aperti a tutti per coordinarsi e darsi appuntamento. Poi si inizia: pale in mano, strade da sgombrare e beni di prima necessità da raccogliere e consegnare. Si appendono gli scarpini al chiodo per un po’ di giorni. Nessuno si tira indietro: la città chiede aiuto e Castel Guelfo risponde presente.

“In palio non punti da mettere in classifica, ma i valori come umanità e solidarietà”

“C’è un momento in cui lo sport esce fuori dal rettangolo di gioco diventando un veicolo sociale. Non ci sono schemi da seguire, i calciatori tolgono le scarpette per indossare gli stivali, non c’è più il pallone ma entrano in scena pale, secchi, tanto coraggio ed energia. L’obiettivo non è più segnare un gol, ma aiutare gli altri senza colori e bandiere da difendere. In palio non punti da mettere in classifica, ma i valori come umanità e solidarietà.
Castel Guelfo è un piccolo paese della provincia di Bologna vicino ad Imola. Le incessanti piogge della scorsa settimana hanno allagato le strade, mezzo metro d’acqua e fango negli scantinati. Quando l’emergenza chiama lo sport risponde. I ragazzi dell’ A.S.D Amaranto Castel Guelfo, team che partecipa al campionato di Seconda Categoria, ma è attivo nel settore giovanile con le squadre Juniores, Allievi, Giovanissimi, Esordienti e Scuola Calcio si sono mobilitati per aiutare i compaesani. Un gesto volontario compiuto da tanti ragazzi, giovani calciatori che si sono uniti ai loro genitori per aiutare il prossimo; per dare una mano ad anziani, parenti, amici e sconosciuti.

Un grande catena di solidarietà coordinata dal presidente del club Gabriele Mangano, dal responsabile del settore giovanile Andrea Landini e da Sauro Righini genitore di uno dei tanti ragazzi usciti dal campo, non più calciatori, ma Angeli del fango di questo triste maggio 2023. Il coordinamento di tutte le operazioni volontarie è stato fatto grazie all’aiuto della tecnologia con un gruppo whatsapp chiamato Braccia e pale guelfesi. Un acronimo semplice, efficace, un’istantanea perfetta del momento.

LND

“Un messaggio indelebile che non raccoglie punti e fa classifica, ma vale decisamente molto di più”

L’emergenza è durata un paio di giorni, tanto che Castel Guelfo è tornato più o meno alla normalità, portando comunque i segni dell’acqua su case, strade e palazzi.
A quel punto i ragazzi dell’Amaranto non si sono fermati. E’ stata creata un’altra chat su whatsapp, Guelfo per la Romagna; sfruttando i contatti del club con le squadre incontrate durante i vari campionati del vivaio, i giovani guelfesi hanno cominciato ad aiutare le popolazioni fortemente colpite di Castel Bolognese, Lugo e Sant’Agata sul Santerno. Stivali e pale alla mano per muovere fango, e ancora tante braccia a sgombrare case e scantinati. Una sorta di pronto intervento calcistico per soccorrere i più bisognosi, tutto funziona con un messaggio su whatsapp. C’è chi va nelle città a prestare le proprie braccia e c’è chi invece raccoglie beni di prima necessità distribuendoli con i mezzi dell’Amaranto. A Castel Guelfo il calcio ha fatto centro, i ragazzi fino a ieri giocavano a pallone, ora sono diventati campioni di solidarietà mettendo in pratica i valori appresi dai loro istruttori. Un messaggio indelebile che non raccoglie punti e fa classifica, ma vale decisamente molto di più”
.

Published by
Redazione