Home » Dalle sfide contro le big di Serie A al ritorno in D: la parabola dell’Ancona

Dalle sfide contro le big di Serie A al ritorno in D: la parabola dell’Ancona

Ancona

Credit: "usancona.com"

Il percorso dell’Ancona che quest’anno proverà ad essere protagonista in Serie D

Ventuno anni fa, il 1 settembre 2003, l’Ancona tornava a giocare in Serie A. Allo stadio “Del Conero” arrivava il Milan di Ancelotti che s’impose per 2-0 grazie alla doppietta di Shevchenko.

Poca storia in quella partita, rossoneri nettamente superiori, ma ci fu un episodio che è rimasto ancora oggi stampato nella mente dei tifosi del Milan e non solo. Ad Ancona arrivò l’esordio in Serie A di un giovane e sconosciuto Kakà che solamente qualche settimana prima si era presentato all’aeroporto con giacca, cravatta e occhiale stile intellettuale.

Il brasiliano dimostrò sin da subito le sue doti: controllo di palla, eluso il pressing di Daniele Berretta con un sombrero, e stop di palla con una tranquillità disumana bruciando in percussione anche Eusebio Di Francesco che nulla potette di fronte alla potenza del classe ’82.

Possiamo dire, dunque, che l’Italia calcistica ha conosciuto Kakà proprio ad Ancona, quel club fondato nel 1905 in un piccolo magazzino del Teatro delle Muse. La diffusione del calcio in città, oltre ai marinai inglesi, è merito anche del giovane Pietro Recchi che un giorno, trovandosi a Liverpool per lavoro, ebbe l’occasione di assistere a una partita di calcio dove si innamorò di questo sport. Da lì nacque la divisa completamente rossa che ancora oggi indossa l’Ancona.

Ancona, la Serie A del 1992-93

La stagione 1992-93 vide Vincenzo Guerini in panchina (oggi presidente) e Massimo Gadda a centrocampo (oggi allenatore dell’Ancona). Non fu una stagione memorabile, tant’è che arrivò la retrocessione in Serie B totalizzando solamente 19 punti in 34 partite.

L’uomo simbolo di quella squadra era sicuramente Massimo Agostini, sempre schierato titolare e autore di 12 gol in campionato. In squadra c’erano anche Nicola Caccia, Sean Sogliano e Sergio Zarate, fratello di Mauro, ex Lazio.

Ancona-Samp, la storica finale di Coppa Italia del 1993-94

Il punto più alto raggiunto dall’Ancona è stato sicuramente la finale di Coppa Italia persa contro la Sampdoria. Solo 0-0 nel match d’andata, poi tennistico 6-1 a Marassi con il gol di Fabio Lupo al 72′. Per i blucerchiati, invece, doppietta di Lombardo e gol di Vierchowod, Bertanelli, Chicco Evani e autogol di Sebastiano Vecchiola.

Il ritorno in Serie A nel 2003-04

Nel 2002-03, l’Ancona guidato all’epoca da Gigi Simoni centrò la promozione in Serie A grazie ai gol di Ganz e Graffiedi, alle parate di Scarpi e alle pesanti reti dei centrocampisti Maini e Perovic, fondamentali per conquistare l’ultimo slot disponibile per il volo in Serie A.

La stagione successiva cominciò con Menichini in panchina, poi Nedo Sonetti e infine Giovanni Galeone. Tuttavia, però, i numerosi cambi non portarono a nulla se non alla retrocessione e ad un misero bottino di 13 punti conditi da due sole vittorie contro Bologna (3-2) ed Empoli (2-1).

Nel club all’epoca guidato da Ermanno Pieroni spiccava anche un giovane Gianluca Petrachi nelle vesti di team manager. Tanti volti noti in quella squadra come Mauro Milanese, Dino Baggio, Paolo Poggi, Dario Baccin, Luis Helguera, Eusebio Di Francesco, Goran Pandev, William Viali, Maurizio Ganz, Dario Hubner e Cristian Bucchi.

Ben 46 giocatori alternati in campo, le meteore Jardel, Hedman e Dombolo, e tanti record negativi. Insomma, una vera e propria “tragedia” sportiva.

L’ultima volta in Serie D e la vittoria della Coppa Italia

L’ultima volta dell’Ancona in Serie D risale alla stagione 2013-14 con Giovanni Cornacchini allenatore. Inserita nel Girone F, il club marchigiano vinse il campionato con 77 punti, frutti di 69 gol fatti e 18 subiti che valsero anche miglior attacco e difesa del raggruppamento. In quel girone, tra le altre, c’erano anche Termoli, Recanatese, Vis Pesaro, Fano e Giulianova.

Qualche anno prima, nel 2010-11, arrivò la vittoria in Coppa Italia. Dopo aver eliminato il Pisa ai quarti e l’Inverino in semifinale, l’Ancona riuscì ad imporsi anche in finale battendo per 3-1 il Città di Marino con i gol di Genchi, Pesaresi e Tedoldi. La squadra era guidata da Marco Lelli e in quella stagione arrivò anche la vittoria del campionato di Eccellenza che valse la promozione in Serie D.

L’esclusione in C e la voglia di ripartire

L’Ancona è pronta a ripartire dalla Serie D. Come annunciato dalla società, è arrivata la conferma del deposito della documentazione necessaria per l’iscrizione al massimo campionato dilettantistico italiano.

Dopo l’esclusione dalla Serie C si ripartirà dalla Serie D con una nuova società. Tutti i cittadini, anche grazie al supporto del sindaco Daniele Silvetti, credono nel nuovo progetto con grande ottimismo. Una nuova pagina della storia calcistica sta per essere scritta.