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Ancona, il Sindaco inizia a muoversi per il futuro: la situazione nel dettaglio

Ancona Brilli

Dopo la decisione della Covisoc di escludere l’Ancona dal campionato di Serie C, il Primo Cittadino comincia a muoversi per mantenere vivo il calcio cittadino

L’Ancona, come comunicato dalla Covisoc nella giornata di lunedì 10 giugno 2024, non è stata ammessa al campionato di Serie C 2024/2025. Il Sindaco Daniele Silvetti, dunque, ha iniziato a muovere i primi passi e ha stabilito un primo contatto con la FIGC per organizzare la ripartenza.

Come gli è stato comunicato, però, è ancora troppo presto per agire concretamente. Prima, infatti, bisognerà attendere il consiglio federale del 14 giugno 2024 che dovrà ufficialmente ratificare l’esclusione dal campionato di Lega Pro. Prima di tale data il Sindaco non può essere incaricato in quanto l’attuale società risulta ancora iscritta in C.

La procedura, dunque, è quella che già negli scorsi anni hanno dovuto affrontare anche altre società blasonate. Innanzitutto bisognerà attendere l’esclusione ufficiale, poi la FIGC incaricherà Silvetti di cercare un nuovo soggetto, possibilmente attraverso bando pubblico, cui non potrà prendere parte nessuno con ruoli di gestione della ‘vecchia’ società.

A questo punto, infine, la nuova società scelta dal Sindaco di Ancona dovrà chiedere iscrizione in sovrannumero al campionato di Serie D o al campionato di Eccellenza di riferimento, a seconda del fondo perduto.

Ancona, l’articolo 52 comma 10 delle NOIF

Il procedimento sopra elencato, nello specifico, è regolato dall’articolo 52 comma 10 delle NOIF, ovvero le Norme Organizzative Interne della FIGC. Riportiamo di seguito la parte di interesse.

In caso di non ammissione al campionato di Serie A, Serie B e di Serie C il Presidente Federale, d’intesa con il Presidente della LND, previo parere della Commissione all’uopo istituita, potrà consentire alla città della società non ammessa di partecipare con una propria società ad un Campionato della LND, anche in soprannumero, purché la stessa società:

a) adempia alle prescrizioni previste dal singolo Comitato per l’iscrizione al Campionato;
b) non abbia soci e/o amministratori che abbiano ricoperto, negli ultimi 5 anni, il ruolo di socio, di amministratore e/o di dirigente con poteri di rappresentanza nell’ambito federale, in società destinatarie di provvedimenti di esclusione dal campionato di competenza o di revoca dell’affiliazione dalla FIGC.
Qualora fosse consentita la partecipazione al Campionato Interregionale o al Campionato Regionale di Eccellenza, la società dovrà versare un contributo alla FIGC nel primo caso non inferiore ad euro 300.000,00 e nel secondo caso non inferiore ad euro 100.000,00. E’ facoltà del Presidente, d’intesa con i Vice Presidenti della FIGC, con il Presidente della Lega Dilettanti e con i Presidenti delle componenti tecniche stabilire un contributo superiore al predetto minimo
“.